Fini, Casini, Rutelli: prove tecniche di terzo polo

Politica
Il presidente dell'Api, Francesco Rutelli, il leader di Futuro e libertà, Gianfranco Fini e Il leader dell'Udc Pierferdinando Casin
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Il leader dell'Udc, il presidente dell'Api e il presidente della Camera si sono incontrati a un convegno sui 150 anni dell'Unità d'Italia. "Berlusconi faccia un passo indietro" dice Casini. Fini: "La politica deve avere la forza di guardare avanti"

"Prove tecniche di terzo polo" tra il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, il presidente dell'Api, Francesco Rutelli, e il leader di Futuro e libertà, Gianfranco Fini, che  si sono incontrati a margine del convegno sui 150 anni dell'unità d'Italia promosso dai Liberaldemocratici Daniela Melchiorre ed Italo Tanoni. "Prove di primo polo...non capisco perché vogliate già classificarci al terzo posto", ha scherzato con i cronisti Casini, mentre per Rutelli occorre "lavorare per l'unità, con impegno e senza retorica".

Casini: "Mozione di sfiducia ci sarà" - Casini ha parlato anche di una possibile mozione di sfiducia nei confronti del governo da parte dell'area centrista."Una mozione di sfiducia al governo Berlusconi ci sarà - ha detto - ma è l'ultimo dei problemi. Agli italiani non interessa ora sapere se ci sarà una mozione, quando verrà presentata e quanti la firmeranno. Ora serve un senso di responsabilità, perché il Paese non può continuare a galleggiare. Berlusconi è chiamato a quel senso di responsabilità che lo deve portare, se c'è bisogno, a fare un passo indietro".

Bersani: "Sfiducia dopo legge di stabilità"
- Intanto Pier Luigi Bersani fa sapere che il Pd è disposto a rimandare il voto sulla sua mozione di sfiducia a dopo la approvazione della legge finanziaria. "Adesso c'è la mozione di sfiducia e dicono: 'no, c'è la finanziaria, e voi volete farla saltare'. Non è cosi lo voglio dire: noi siamo dispostissimo a far votare in Parlamento la sfiducia dopo la finanziaria a condizione che il centrodestra non faccia melina sulla legge di stabilità", ha detto nel corso di una manifestazione a Roma.

Bonaiuti: "Berlusconi parlerà dopo la finanziaria" - E sul fronte del governo, il portavoce del premier Paolo Bonaiuti fa sapere che "il presidente del Consiglio è rientrato dal vertice G20 di Seoul con le idee ben chiare sul percorso politico che ci attende, ma si astiene dall'esprimere giudizi sulla situazione per un motivo molto semplice: quello di tutelare la stabilità dell'Italia di fronte ai rischi connessi alle nuove turbolenze sui mercati internazionali".
"Quando Camera e Senato nei prossimi giorni avranno definito i tempi per l'approvazione della legge Finanziaria, sono certo che il Presidente Berlusconi farà conoscere con chiarezza agli italiani le sue valutazioni e le sue decisioni" ha detto.

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