Futuristi e Rottamatori, la sfida al Palazzo parte dal web

Politica
Matteo Renzi e Italo Bocchino, due dei nuovi volti della politica italiana
matteo_renzi_italo_bocchino_ansa

Da Firenze i giovani del Pd mettono in discussione i loro leader, mentre a Perugia i finiani lanciano il loro attacco al Pdl. Un ricambio generazionale e politico nato soprattutto su Internet. E da seguire online

di David Saltuari

Si annuncia una piccola rivoluzione questo fine settimana nella politica italiana. I due appuntamenti più importanti non si svolgono a Roma, non vedono protagonisti gli stessi nomi che circolano da vent'anni e, soprattutto, non hanno come media di riferimento le testate più tradizionali. A Firenze i rottamatori del Pd metteranno in discussione i leader del loro partito, mentre a Perugia i finiani formalizzeranno il distacco ormai irrecuperabile dal Pdl. Da entrambi i lati dello schieramento politico le seconde leve, tenute spesso nell'ombra o costrette a ruoli di comprimari, affermeranno la loro autonomia e pretenderanno il loro posto al tavolo delle decisioni. Al di là dei contenuti, una novità nel panorama nazionale, abituato a ricambi generazionali che partono dall'alto e guidati quasi sempre dalla nomenclatura. Un cambiamento nato soprattutto nella (e grazie alla) rete, un luogo virtuale che ha permesso di allacciare rapporti tra realtà locali altrimenti divise e di aggirare l'immobilismo e la lentezza dei media più tradizionali.

A Perugia si sono dati appuntamenti gli uomini di Futuro e Libertà, la formazione fondata da Gianfranco Fini dopo la fuoriuscita, più o meno forzata, dal Pdl. Un partito che però ci tiene a presentarsi non come l'ennesimo frutto di manovre di palazzo, ma come un movimento in grado di raccogliere attorno a sé gli umori e le aspirazioni di una nuova destra italiana, una destra che ha voglia di essere moderna non solo nei contenuti ma anche nelle forme. E per marcare la differenza con il passato ci tiene, un po' per convinzione, un po' per marketing, un po' per comodità, a flirtare con le nuove tecnologie e i linguaggi della rete.

Già prima che Fini venisse scacciato dal Pdl (o se ne andasse lui, a seconda di chi racconta la storia), la fronda interna al centro-destra italiano si muoveva più a suo agio su Internet che non sui media più tradizionali. Giornali e televisioni, d'altra parte, sono più inaccessibili e per le piccole e nuove formazioni viene più facile farsi notare in rete. Farefuturoweb, Libertiamo, il sito di Generazione Italia, hanno per mesi pungolato online la maggioranza e Berlusconi stesso primo di entrare di diventare ufficialmente'esercito mediatico di Futuro e Libertà. Una presenza in rete che viene rimarcata oggi, che i finiani si danno appuntamento a Perugia, attraverso i vari account social delle varie fondazioni, che invitano a seguire la convention via Twitter o Flickr. O direttamente in streaming sul sito.

E se a Perugia risuonano i click, a Firenze non si fermano i bit. Nel capoluogo toscano infatti si incontrano, per parlare del futuro dell'Italia, i cosiddetti rottamatori del Pd, giovani (e meno giovani) dirigenti del partito di centrosinistra stufi dell'attuale gestione dell'opposizione e intenzionati a dare una scossa al loro gruppo dirigente. E, se necessario, a mandarlo a casa. Anche qui, come a destra, il malumore delle periferie (reali e politiche) è nato e si è catalizzato soprattutto in rete. Se nei media più tradizionali il portabandiera del cambiamento è stato il sindaco di Firenze Matteo Renzi, aiutato in questo dal suo ruolo istituzionale, sul web il leader dei rottamatori è Giuseppe Civati, consigliere regionale della Lombardia e blogger seguitissimo e molto ascoltato. Grazie al suo sito (un semplice blog su Splinder) il trentacinquenne consigliere eletto a Monza è riuscito a catalizzare intorno a se il malcontento di tanti iscritti e militanti di tutta l'Italia. Difficile, se non impossibile, per un semplice consigliere regionale lombardo conquistare un così vasto seguito solo dieci anni fa.

Anche loro, passando dall'online all'onsite, hanno mantenuto un aggancio con la rete. Tutta l'iniziativa fiorentina è nata e si è sviluppata dopo una lunga discussione pubblica fatta soprattutto sui vari blog di iscritti e simpatizzanti. E, fino a pochi giorni fa, era ancora possibile mandare un proprio intervento dal sito della manifestazione. La diretta dell'evento viene mandata in streaming sul giornale online Il Post. Twitter e Flickr ufficiali qui non ci sono, anche perché, probabilmente, viene più facile seguire quelli dei vari partecipanti.

Politica: I più letti

[an error occurred while processing this directive]