Due lettere minatorie sono state inviate al Guardasigilli. Le intimidazioni riguarderebbero in particolare l'inasprimento del regime di carcere duro per i mafiosi previsto dal 41 bis
Due lettere di contenuto minatorio, indirizzate al ministro della Giustizia Angelino Alfano, sono state recapitate la scorsa settimana al dicastero di via Arenula, a Roma.
Le minacce, gravi e pesanti, riguarderebbero in particolare l'inasprimento del regime di carcere duro (previsto dall'articolo 41 bis) per i mafiosi.
Una delle missive, in particolare, sarebbe più approfondita nei contenuti: in essa, stando a quanto si è appreso, il mittente, probabilmente un detenuto o ex detenuto, fa riferimento a una dichiarazione del Guardasigilli, pronunciata durante un convegno, secondo la quale i mafiosi "moriranno poveri in carcere".
Le minacce, gravi e pesanti, riguarderebbero in particolare l'inasprimento del regime di carcere duro (previsto dall'articolo 41 bis) per i mafiosi.
Una delle missive, in particolare, sarebbe più approfondita nei contenuti: in essa, stando a quanto si è appreso, il mittente, probabilmente un detenuto o ex detenuto, fa riferimento a una dichiarazione del Guardasigilli, pronunciata durante un convegno, secondo la quale i mafiosi "moriranno poveri in carcere".