Pioggia di smentite dopo l’annuncio di 20 nuovi deputati pronti a sostenere la maggioranza. Udc, Mpa e gli autonomisti della Svp: “Presto parlare di gruppo di responsabilità nazionale”. Il segretario del Pri Nucara: “Sono pessimista”
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Il nuovo gruppo di responsabilità nazionale? Facile a dirsi, meno a farsi. Il giorno dopo l’incontro tra il premier Berlusconi e il segretario del Partito repubblicano Francesco Nucara, con l’annuncio dei 20 deputati pronti ad appoggiare il governo non facendo mancare il loro voto di fiducia, arrivano i primi no e le prime smentite.
Gli autonomisti della Svp hanno negato che entreranno nel gruppo di Nucara, così come alcuni parlamentari dell'Udc. “Quello a cui stiamo assistendo è totalmente lontano da ogni dimensione etica della politica, è qualcosa che alimenta quell'astensionismo del quale poi non bisognerà lamentarsi”, tuona Savino Pezzotta (Udc). E il deputato centrista Saverio Romano, dato per certo tra i 20 deputati pronti a rispondere all’appello di Nucara, si defila: “"Non conosco l'onorevole Nucara, non so cosa stia facendo, faccio tanti auguri a lui e al suo gruppo dei 20, la nostra è una battaglia che si gioca tutta interna all'Udc per stabilizzare una linea politica che negli ultimi tempi sembra essere un po' troppo ondivaga. Non sono interessato ai numeri né alla vicenda che riguarda i numeri di questa maggioranza”.
La formazione Noi Sud, che alla Camera conta cinque deputati, si dice pronta a sostenere il governo Berlusconi, ma prima di parlare di un gruppo di “responsabilità nazionale” chiede un incontro con il premier Berlusconi. "Quando Nucara esce e fa questi annunci, nuoce alle ragioni del centrodestra, perché prospetta una logica quasi mercenaria dei deputati che non esiste proprio", afferma Luciano Sardelli, capogruppo di Noi Sud a Montecitorio.
L'Mpa invece non farà parte di nessun “gruppo di responsabilità nazionale” alla Camera e voterà la fiducia ai 5 punti programmatici del Pdl solo a patto che ci sia un cambio di rotta sul Sud e la sicurezza. Lo dice Aurelio Misiti, deputato del Movimento per le autonomie, che aggiunge: "Vedo che sulla stampa ci confondono con chi è pronto ad appoggiare il governo a prescindere. Non è così, noi sosterremo la maggioranza solo se saranno adottati provvedimenti concreti per rilanciare il Meridione e assicurare la sicurezza nel Sud. In ogni caso, non siamo disposti a fare nessun gruppo, stiamo bene dove siamo".
Insomma il gruppo, se raggiungerà davvero il numero di 20 indispensabile per potersi costituire a Montecitorio, sarà costituito da una serie di parlamentari che già facevano parte della maggioranza di centrodestra ai quali si dovrebbero aggiungere i siciliani Lillo Mannino e Totò Cuffaro dell'Udc, con un paio di altri deputati siciliani provenienti dallo stesso partito centrista. Francesco Pionati, eletto nell'Udc, già da tempo aveva abbandonato il partito per entrare nel gruppo misto e sostenere con una certa continuità la maggioranza di governo. Il suo ingresso nel gruppo di Nucara non cambia dunque molto.
E ai giornali ai microfoni di SkyTG24 è lo stesso Francesco Nucara a parlare con prudenza del nuovo gruppo che si prepara a costituire nella maggioranza: "Fino a quando non ci sono le firme - dice infatti - sono cauto, come mia natura". "Io non so i nomi nel particolare -dice più tardi al Tg3 - so di alcune cose che Berlusconi mi ha detto e alcune cose erano a mio avviso sbagliate per cui gli ho detto questo nome cancellalo perché non verrà mai con noi. In questo senso i nomi erano molto più di 20 onestamente". Dunque ottimista o pessimista? "E' nella natura di Berlusconi essere ottimista, nella mia quella di essere pessimista".
Si aspetta inoltre di vedere se davvero il gruppo di Futuro e Libertà dei finiani riuscirà a strappare altri parlamentari al Pdl come annunciato da Italo Bocchino nei giorni scorsi. "Ci sarà un passaggio che farà scalpore", assicurano i finiani. "I movimenti per ora sono soprattutto interni alla maggioranza", commenta quindi un altro parlamentare del centrodestra. La Lega invece resta "fredda" sul gruppo di Nucara come ha spiegato il governatore del Veneto Luca Zaia. Il quale aggiunge che la cosa importante è che resti alla maggioranza il sostegno dei finiani, unica condizione per evitare il disfacimento della maggioranza e il voto anticipato.
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Il nuovo gruppo di responsabilità nazionale? Facile a dirsi, meno a farsi. Il giorno dopo l’incontro tra il premier Berlusconi e il segretario del Partito repubblicano Francesco Nucara, con l’annuncio dei 20 deputati pronti ad appoggiare il governo non facendo mancare il loro voto di fiducia, arrivano i primi no e le prime smentite.
Gli autonomisti della Svp hanno negato che entreranno nel gruppo di Nucara, così come alcuni parlamentari dell'Udc. “Quello a cui stiamo assistendo è totalmente lontano da ogni dimensione etica della politica, è qualcosa che alimenta quell'astensionismo del quale poi non bisognerà lamentarsi”, tuona Savino Pezzotta (Udc). E il deputato centrista Saverio Romano, dato per certo tra i 20 deputati pronti a rispondere all’appello di Nucara, si defila: “"Non conosco l'onorevole Nucara, non so cosa stia facendo, faccio tanti auguri a lui e al suo gruppo dei 20, la nostra è una battaglia che si gioca tutta interna all'Udc per stabilizzare una linea politica che negli ultimi tempi sembra essere un po' troppo ondivaga. Non sono interessato ai numeri né alla vicenda che riguarda i numeri di questa maggioranza”.
La formazione Noi Sud, che alla Camera conta cinque deputati, si dice pronta a sostenere il governo Berlusconi, ma prima di parlare di un gruppo di “responsabilità nazionale” chiede un incontro con il premier Berlusconi. "Quando Nucara esce e fa questi annunci, nuoce alle ragioni del centrodestra, perché prospetta una logica quasi mercenaria dei deputati che non esiste proprio", afferma Luciano Sardelli, capogruppo di Noi Sud a Montecitorio.
L'Mpa invece non farà parte di nessun “gruppo di responsabilità nazionale” alla Camera e voterà la fiducia ai 5 punti programmatici del Pdl solo a patto che ci sia un cambio di rotta sul Sud e la sicurezza. Lo dice Aurelio Misiti, deputato del Movimento per le autonomie, che aggiunge: "Vedo che sulla stampa ci confondono con chi è pronto ad appoggiare il governo a prescindere. Non è così, noi sosterremo la maggioranza solo se saranno adottati provvedimenti concreti per rilanciare il Meridione e assicurare la sicurezza nel Sud. In ogni caso, non siamo disposti a fare nessun gruppo, stiamo bene dove siamo".
Insomma il gruppo, se raggiungerà davvero il numero di 20 indispensabile per potersi costituire a Montecitorio, sarà costituito da una serie di parlamentari che già facevano parte della maggioranza di centrodestra ai quali si dovrebbero aggiungere i siciliani Lillo Mannino e Totò Cuffaro dell'Udc, con un paio di altri deputati siciliani provenienti dallo stesso partito centrista. Francesco Pionati, eletto nell'Udc, già da tempo aveva abbandonato il partito per entrare nel gruppo misto e sostenere con una certa continuità la maggioranza di governo. Il suo ingresso nel gruppo di Nucara non cambia dunque molto.
E ai giornali ai microfoni di SkyTG24 è lo stesso Francesco Nucara a parlare con prudenza del nuovo gruppo che si prepara a costituire nella maggioranza: "Fino a quando non ci sono le firme - dice infatti - sono cauto, come mia natura". "Io non so i nomi nel particolare -dice più tardi al Tg3 - so di alcune cose che Berlusconi mi ha detto e alcune cose erano a mio avviso sbagliate per cui gli ho detto questo nome cancellalo perché non verrà mai con noi. In questo senso i nomi erano molto più di 20 onestamente". Dunque ottimista o pessimista? "E' nella natura di Berlusconi essere ottimista, nella mia quella di essere pessimista".
Si aspetta inoltre di vedere se davvero il gruppo di Futuro e Libertà dei finiani riuscirà a strappare altri parlamentari al Pdl come annunciato da Italo Bocchino nei giorni scorsi. "Ci sarà un passaggio che farà scalpore", assicurano i finiani. "I movimenti per ora sono soprattutto interni alla maggioranza", commenta quindi un altro parlamentare del centrodestra. La Lega invece resta "fredda" sul gruppo di Nucara come ha spiegato il governatore del Veneto Luca Zaia. Il quale aggiunge che la cosa importante è che resti alla maggioranza il sostegno dei finiani, unica condizione per evitare il disfacimento della maggioranza e il voto anticipato.