Berlusconi: "Non mi interessa il processo breve"

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Il premier in un messaggio ai Promotori della Libertà lancia un appello ai finiani: "Chi rimane nel Pdl, avrà amicizia. Anche nel momento della formazioni delle liste elettorali." E poi difende la legge elettorale

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Pdl, c’eravamo tanto amati. IL VIDEO

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Nuovo appello ai promotori della libertà da parte di Silvio Berlusconi. Dopo aver bollato il mese appena trascorso come un "agosto "politicamente" folle, occupato da diatribe che nulla hanno a che fare con il concreto operare del Governo" il presidente del Consiglio si lancia in una difesa dell'operato del suo esecutivo e spiega quali saranno le prossime mosse della maggioranza.

Giustizia, rinuncia al processo breve - Per quanto riguarda il processo breve, il presidente del Consiglio spiega che "dentro la mozione sulla giustizia che porteremo all'approvazione del Parlamento prossimamente, non dovrebbe esserci alcun riferimento a questo cosiddetto processo breve. E quindi, per favore, la piantassero di fare tanto baccano e pensassero piuttosto al loro vuoto di idee, di programmi e di leader!"

Campagna di sinistra e giornali
- Berlusconi conferma che la maggioranza si presenterà alla camera con i suoi cinque punti programmatici: "la riforma tributaria, il federalismo fiscale, la sicurezza, l'immigrazione, il rilancio del Sud e la riforma della giustizia." E sulla giustizia, dopo aver confermato che non ci sarà il processo breve, il premier torna ad attaccare la giustizia e spiega  che "quando si tratta di giustizia e di processi non c'è una norma che non tocchi, non riguardi uno dei tanti processi o meglio delle tante aggressioni che mi sono state rivolte in questi anni per tentare di sovvertire il voto degli italiani, anche se questa norma è giusta ed anzi assolutamente doverosa, la sinistra e i suoi giornali la fanno diventare uno scandalo e la mettono al centro di una campagna ancora e sempre contro di me."

Sinistra eversiva
- Berlusconi poi, lancia un appello affinché i Promotori della Libertà diano inizio alla campagna elettorale e attacca l'opposizione: "Voi, nei contatti con gli altri, dovete denunciare ai nostri elettori, ai nostri simpatizzanti proprio questo continuo tentativo eversivo, neanche troppo nascosto anzi ormai scoperto, di ribaltare i risultati elettorali, di ribaltare la democrazia con il soccorso di alcuni magistrati di sinistra."

Appello a Fli - Berlusconi lancia poi un amo ai finiani più moderati, invitandoli a non uscire dal Pdl e ricordando che chi resta nel partito potrà  "contare sulla nostra amicizia, sulla nostra solidarietà e lealtà, anche nel momento della formazione delle liste elettorali.".

Sulla legge elettorale - Il premier difende poi la legge elettorale: "Di questa legge elettorale, super criticata dalla sinistra, certo non si può dire che non rispetti il principio basilare della democrazia liberale: e cioè che il popolo sia sovrano". Lo afferma il presidente del Consiglio Silvio berlusconi in un messaggio ai Promotori della Libertà.

"In Italia infatti - spiega Berlusconi - grazie a questa legge, è finalmente il popolo che con il suo voto al contrario di quanto succedeva prima, decide chi saà il presidente del Consiglio, quali saranno le alleanze di governo e quale sarà il programma che il governo e la maggioranza parlamentare si impegnano a realizzare. A questo principio sacrosanto, l'opposizione di sinistra, prigioniera del passato, continua a preferire i vecchi giochi di Palazzo. L'obiettivo fin troppo scoperto è quello di sovvertire il verdetto elettorale e di portare al governo loro stessi, cioè chi ha perso le elezioni".

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