D'Alema: "Fini? Mi interessa dialogo con lui"

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L'ex premier, dalla Festa del Pd di Torino, dice: "Mi interessa dialogare con una destra che ha il senso della legalità". E sul processo breve: "E' un'aministia mascherata"

"Fini è un uomo di destra, ma una destra che critica Berlusconi mi interessa come interlocutore. Non per stare insieme, ma mi interessa dialogare con una destra
che ha il senso della legalità". Così Massimo D'Alema, dalla festa nazionale del Partito Democratico in corso a Torino, dove è stato intervistato da Gianni Riotta. D'Alema ha poi aggiunto che "contro Fini è in atto un uso squadristico dell'informazione".

E sulla crisi di governo in corso e l'ipotesi di governi tecnici: "L'idea che i governi che si formano in Parlamento siano un intrigo e una porcheria è un'idea antidemocratica che alberga solo in Italia - dice l'ex premier - ed è la prova di una deriva plebiscitaria e dispotica. Vorrei ricordare che in Gran Bretagna senza elezioni sostituirono la Thatcher".

Interpellato anche su eventuali primarie di coalizione nel centrosinistra D'Alema ha spiegato che il suo sostegno andrà a Bersani: "In tutti i paesi democratici ci sono
governi di coalizione e sono guidati dal leader del maggior partito della coalizione. Noi abbiamo deciso di mettere questo ruolo in palio con le primarie e allora io voterò per il leader del Pd".

In caso di elezioni, poi, D'Alema ha aperto alla possibilità di un'alleanza del Pd con l'Udc: "Casini potrebbe essere un alleato" ha detto a margine della festa, rispondendo alle domande dei giornalisti, e a proposito delle parole di Antonio Di Pietro che aveva escluso un'alleanza con l'Udc, D'Alema ha ricordato il caso del Piemonte in cui "sia l'Italia dei Valori che l'Udc hanno sostenuto lo stesso candidato alle regionali". Quindi, ha aggiunto, "Di Pietro è stato smentito dal suo stesso partito in questa regione. Questi discorsi vanno affrontati con più prudenza e meno propaganda".

Appena arrivato, inoltre, D'Alema ha subito inflitto una stoccata al governo: "Processo breve? Io la chiamerei piuttosto prescrizione rapida, una forma di amnistia che furbescamente aggira una norma costituzionale che prevede una maggioranza qualificata".

"Non si vuole accelerare il processo - ha detto D'Alema - ma rendere più facile la prescrizione. Per poter chiudere senza una sentenza i processi che interessano Berlusconi si finira' che moltissimi imputati per reati importanti non pagheranno".

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