Napolitano e la durata del governo: "Non faccio previsioni"
PoliticaCosì il presidente della Repubblica commenta le tensioni politiche e la crisi all'interno della maggioranza. E a chi gli chiede un'opinione sul ddl intercettazioni risponde ironico: "Sapete che fine ha fatto quella legge?"
"Ho già detto che non faccio previsioni" : è questo il commento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in merito alle tensioni politiche nel centrodestra e alle ipotesi circolate di una fine anticipata della legislatura.
Napolitano parla con la stampa a Venezia, dove si trova in visita privata e dove stamani ha visitato la Mostra internazionale di architettura della Biennale.
"Quando accade qualcosa che coinvolga le mie decisioni - sottolinea - allora rifletto e adotto e motivo le decisioni".
"Verso soluzione più benigna" - Per il presidente della Repubblica, "attualmente non c'è che da leggere, cercando di non confondersi quotidianamente troppo le idee". Bisogna, ha ribadito, "leggere quello che viene detto e i passi che vengono annunciati: i tremila punti interrogativi che poi, a un certo punto, si scioglieranno".
Poi Napolitano aggiunge che "c'è una grande molteplicità di idee, sovrapposizioni di ipotesi su cosa succederà. L'inquilino del Colle è convinto però che "si vada verso una evoluzione più benigna", anche se "siamo nella febbre politica".
"Non mi sento all'inferno" - "Io cerco di non sentirmi mai all'inferno...". Con questa battuta il presidente della Repubblica ha poi a chi gli chiedeva come si sentisse dopo l'estate "infernale" delle tensioni politiche e in vista di un autunno delicato.
Ddl intercettazioni - "Su queste cose ho già detto tante volte, mentre si discuteva della legge sulle intercettazioni: sapete che fine ha fatto quella legge?". Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano un commento alle indiscrezioni circa i tentativi in atto da parte del governo di coinvolgerlo nella stesura delle leggi in gestazione.
"Siete informati" su che fine ha fatto il ddl intercettazioni, ha continuato Napolitano, e ai giornalisti che replicavano è "finito su un binario morto", ha risposto: "Ecco...".
"Più unità per l'Europa" - Il presidente della Repubblica ha poi parlato delle politiche comunitarie: "Il problema di come si muove l'Europa in quanto soggetto unitario - ha detto - è più che mai aperto, dirò qualcosa in proposito sabato, a Cernobbio, nel mio videomessaggio: e sentiremo gli altri".
Per Napolitano è dalla politica globale che possono arrivare soluzioni per quella nazionale che "si dovrà concentrare per forza, anche se è stata approvata la manovra: poi c'è la finanziaria, e poi bisogna verificare soprattutto qual è l'andamento della congiuntura sul piano mondiale, europeo e nazionale".
"In Europa le tendenze sono contraddittorie, abbiamo questi dati molto positivi per la Germania che però non fanno tendenza complessiva per l'Europa".
Napolitano parla con la stampa a Venezia, dove si trova in visita privata e dove stamani ha visitato la Mostra internazionale di architettura della Biennale.
"Quando accade qualcosa che coinvolga le mie decisioni - sottolinea - allora rifletto e adotto e motivo le decisioni".
"Verso soluzione più benigna" - Per il presidente della Repubblica, "attualmente non c'è che da leggere, cercando di non confondersi quotidianamente troppo le idee". Bisogna, ha ribadito, "leggere quello che viene detto e i passi che vengono annunciati: i tremila punti interrogativi che poi, a un certo punto, si scioglieranno".
Poi Napolitano aggiunge che "c'è una grande molteplicità di idee, sovrapposizioni di ipotesi su cosa succederà. L'inquilino del Colle è convinto però che "si vada verso una evoluzione più benigna", anche se "siamo nella febbre politica".
"Non mi sento all'inferno" - "Io cerco di non sentirmi mai all'inferno...". Con questa battuta il presidente della Repubblica ha poi a chi gli chiedeva come si sentisse dopo l'estate "infernale" delle tensioni politiche e in vista di un autunno delicato.
Ddl intercettazioni - "Su queste cose ho già detto tante volte, mentre si discuteva della legge sulle intercettazioni: sapete che fine ha fatto quella legge?". Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha risposto ai cronisti che gli chiedevano un commento alle indiscrezioni circa i tentativi in atto da parte del governo di coinvolgerlo nella stesura delle leggi in gestazione.
"Siete informati" su che fine ha fatto il ddl intercettazioni, ha continuato Napolitano, e ai giornalisti che replicavano è "finito su un binario morto", ha risposto: "Ecco...".
"Più unità per l'Europa" - Il presidente della Repubblica ha poi parlato delle politiche comunitarie: "Il problema di come si muove l'Europa in quanto soggetto unitario - ha detto - è più che mai aperto, dirò qualcosa in proposito sabato, a Cernobbio, nel mio videomessaggio: e sentiremo gli altri".
Per Napolitano è dalla politica globale che possono arrivare soluzioni per quella nazionale che "si dovrà concentrare per forza, anche se è stata approvata la manovra: poi c'è la finanziaria, e poi bisogna verificare soprattutto qual è l'andamento della congiuntura sul piano mondiale, europeo e nazionale".
"In Europa le tendenze sono contraddittorie, abbiamo questi dati molto positivi per la Germania che però non fanno tendenza complessiva per l'Europa".