Per il presidente dell'Italia dei Valori il partito democratico vuole evitare le primarie per arrivare a un suo candidato "destinato a perdere". "Il Pd latita - dice - e rincorre la meretrice politica rappresentata dai centristi"
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"Fuoco amico" sul Pd. Ad attaccare il Partito democratico, ancora una volta, il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro che, in un'intervista a Articolo 21, dice: "Non esiste ancora una leadership del centrosinistra e la responsabilità è della latitanza del partito di maggioranza relativa che rincorre la meretrice politica rappresentata dai terzopolisti".
"La leadership non c'è - afferma Di Pietro - perchè il Pd latita nel farsi promotore della ricerca di una leadership condivisa. Vuole andare per caduta all'ultimo momento, quando non ci sarà più il tempo di fare le primarie. Così da cadere su un loro candidato destinato a perdere".
"Per questo - continua - abbiamo detto che riteniamo che l'asse prioritario debba essere Pd-Idv. Loro insistono nel rincorrere la chimera dell'Udc di Casini, senza capire che i centristi staranno sempre in mezzo per lucrare da una parte o dall'altra. E' tempo perso, perchè alla fine andranno da soli, non faranno squadra, perchè non gli conviene. Per questo dobbiamo tentare fino in fondo di convincere il Pd ad abbandonare questi continui ammiccamenti con la meretrice politica rappresentata dai terzopolisti".
Di Pietro guarda invece ad altri soggetti verso cui allargare la coalizione: "Vendola - ricorda - ha già detto di essere disponibile a partecipare alle primarie, altri sono disponibili, mi auguro che oltre ai candidati di partito esca fuori anche un candidato che sia in grado non solo di accendere gli animi degli elettori che ha già, ma di quegli elettori che non vogliono andare a votare perchè sfiduciati".
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