Il leader della Lega rilancia sulle elezioni e attacca il presidente della Camera: "Fini non rompa le scatole". E intanto promette entro breve una tassa per la Padania al posto di Irpef e Iva
Fini, Berlusconi e il Pdl. LE FOTO
Pdl, c’eravamo tanto amati. IL VIDEO
Gli strappi nella maggioranza sembrano difficili da sanare e se si deve andare alle elezioni anticipate è meglio farlo il prima possibile. La pensa così il ministro delle Riforme e leader della Lega Umberto Bossi che si è anche pronunciato su una possibile data per il ritorno alle urne. Potrebbe essere "fine novembre, o i primi di dicembre - ha ipotizzato il senatur - con il presidente vedremo, una soluzione si trova". Una cosa è certa però: "così non e' possibile andare avanti. Ormai la macchina sta correndo verso le elezioni, serve qualche gesto importante che la blocchi. Le dimissioni di Fini sarebbero un gesto importante per fermare questa corsa".
In serata Umberto Bossi da Schio torna ad attaccare il presidente della Camera e dice: "Fini è inutile che rompa le scatole, la Lega non perderà mai le elezioni". "In politica la lealtà è preziosa - ha sottolineato quindi il segretario del Carroccio - se non hai uomini fedeli ti pugnalano alle spalle. Prima c'era chi rubava per il partito ora rubano al partito".
Il leader della Lega Nord ha poi confermato che "a settembre avremo il passaggio del federalismo fiscale. Ho chiesto a Tremonti - ha spiegato Bossi - di fare una miscela tra Irpef e Iva per fare un'unica tassa da dare alle Regioni. Veneto, Lombardia e Piemonte, insomma la Padania, avrebbero così un approvvigionamento adeguato alla loro reale forza economica".
E dopo il federalismo Bossi pensa già al decentramento: "Oggi avere i ministeri tutti a Roma - sottolinea - vuol dire avere un sacco di posti di lavoro concentrati nella Capitale. In Inghilterra i ministeri sono stati spostati da Londra in altre città: dobbiamo fare così anche noi, dobbiamo portare i ministeri nelle capitali padane, Venezia, Milano e Torino, quei ministeri che oggi ingrassano Roma. I giovani che entrano ora nella Lega - ha concluso Bossi - li spingerò a lavorare in questa direzione".
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Gli strappi nella maggioranza sembrano difficili da sanare e se si deve andare alle elezioni anticipate è meglio farlo il prima possibile. La pensa così il ministro delle Riforme e leader della Lega Umberto Bossi che si è anche pronunciato su una possibile data per il ritorno alle urne. Potrebbe essere "fine novembre, o i primi di dicembre - ha ipotizzato il senatur - con il presidente vedremo, una soluzione si trova". Una cosa è certa però: "così non e' possibile andare avanti. Ormai la macchina sta correndo verso le elezioni, serve qualche gesto importante che la blocchi. Le dimissioni di Fini sarebbero un gesto importante per fermare questa corsa".
In serata Umberto Bossi da Schio torna ad attaccare il presidente della Camera e dice: "Fini è inutile che rompa le scatole, la Lega non perderà mai le elezioni". "In politica la lealtà è preziosa - ha sottolineato quindi il segretario del Carroccio - se non hai uomini fedeli ti pugnalano alle spalle. Prima c'era chi rubava per il partito ora rubano al partito".
Il leader della Lega Nord ha poi confermato che "a settembre avremo il passaggio del federalismo fiscale. Ho chiesto a Tremonti - ha spiegato Bossi - di fare una miscela tra Irpef e Iva per fare un'unica tassa da dare alle Regioni. Veneto, Lombardia e Piemonte, insomma la Padania, avrebbero così un approvvigionamento adeguato alla loro reale forza economica".
E dopo il federalismo Bossi pensa già al decentramento: "Oggi avere i ministeri tutti a Roma - sottolinea - vuol dire avere un sacco di posti di lavoro concentrati nella Capitale. In Inghilterra i ministeri sono stati spostati da Londra in altre città: dobbiamo fare così anche noi, dobbiamo portare i ministeri nelle capitali padane, Venezia, Milano e Torino, quei ministeri che oggi ingrassano Roma. I giovani che entrano ora nella Lega - ha concluso Bossi - li spingerò a lavorare in questa direzione".