Generazione Giovani è il nuovo sito dei finiani under 35, Promotori della libertà e Forza Silvio per i berlusconiani, la destra identitaria fonda Plus Ultra Web. Tutti contro tutti anche online. E Giovane Italia, che dovrebbe unire, tace
di Serenella Mattera
Mentre Verdini e Fini duellano a colpi di dichiarazioni davanti alle telecamere, spaccando a metà il fronte dei leader del partito, anche i giovani entrano in campo. E lo fanno sul terreno in cui si muovono meglio: la rete.
Nell’universo del Popolo della libertà, costellato di fondazioni, associazioni, circoli (che appaiono spesso come la traduzione in chiave moderna della vecchie vituperate correnti), fanno sentire la loro voce le nuovissime generazioni. Attraverso il Web, naturalmente. Via Facebook e siti internet che raccolgono le loro idee e dove emergono le loro posizioni nel dibattito interno al partito. Sì, perché anche la voce dei ragazzi e delle ragazze che sono cresciuti alla politica nella seconda Repubblica, è tutt’altro che unitaria. Complice anche il silenzio della Giovane Italia, l’organismo giovanile in cui i militanti under 35 del Pdl si sono formalmente riuniti.
Risulta ancora in costruzione, infatti, il sito www.giovaneitalia.it. Anche se sono attive, a dire il vero, diverse pagine e account sui social network che fanno capo a gruppi locali dei giovani pidiellini, come quello modenese o quello di Udine. Ma intanto, continua ad essere attiva la pagina Facebook di Azione Giovani, il movimento che ha raccolto l’eredità del Fronte della gioventù dentro Alleanza nazionale, fino all’ingresso nel Pdl.
Ad ogni modo, la novità delle ultime ore è l’emergere di nuove realtà su Internet, che fanno capo alle diverse componenti del partito. Prima fra tutte, Generazione Giovani, che debutta con un proprio sito. Da chi è composta? Dai ragazzi che si riconoscono in Generazione Italia, il movimento fondato da Italo Bocchino e vicino al presidente della Camera, Gianfranco Fini. “Saremo una squadra di giovani – scrive nell’editoriale di presentazione Luigi Di Gennaro, che è un dirigente nazionale di Giovane Italia – che si riconoscono nelle idee di Fini e con lui combatteremo per tirare fuori la nostra Patria da un immobilismo sociale che dura da anni”. La nuova organizzazione, avverte Di Gennaro, “avrà piena autonomia di pensiero e di azione” rispetto al movimento da cui nasce. E sul Web si propone di sviluppare “un network di nuove forze e intelligenze”. Ancora presto, naturalmente, per vedere i risultati. Per ora, sotto le parole d’ordine “Servire l’Italia, costruire il futuro”, si può rilevare che cresce in fretta il contatore della pagina Facebook di GG (oltre 2 mila iscritti).
Ma mentre le truppe finiane under 35 affilano le armi, Silvio Berlusconi sembra contare molto sui suoi Promotori della libertà, i difensori di un Pdl in chiave berlusconiana, che sono coordinati da Michela Vittoria Brambilla ma fanno capo direttamente al premier. Non solo, ma soprattutto giovani, in questo caso. Sono loro i militanti, che si riconoscono anche nel sito forzasilvio.it, cui da due mesi ormai il presidente del Consiglio non fa mancare un messaggio ogni settimana, per invitarli a farsi portatori delle verità del “governo del fare”, contro “le calunnie e le campagne mediatiche”. Più verticistica e meno nello stile social network, appare in questo caso appare l’impostazione. Per dire, la bacheca Facebook non viene aggiornata dal 3 maggio. Ma i commenti, che compaiono (senza data) in un’apposita area del sito, non lasciano spazio a dubbi: “Presidente, siamo con te”, “Grazie presidente”, “Avanti così”.
Intanto, anche altre iniziative nascono. Lo scorso fine settimana a Orvieto, nell’ambito del convegno organizzato dalla Fondazione Nuova Italia, presieduta dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, è stato presentato il sito Plus Ultra Web, creato dai giovani della destra identitaria. “È la rete delle comunità militanti di tutt’Italia che si rivedono in un comune orizzonte di valori”, scrivono su Facebook. La tradizione è quella della destra giovanile, di cui, dopo l’ultimo Campo Base del 2007, questa estate si tornerà a praticare la tradizione dei Campi Hobbit, con il Campo Plus Ultra, “un’oasi comunitaria dove confrontarsi”.
Insomma, sembrano imboccare strade diverse, i giovani del Pdl. Sulla scia degli “adulti”, dispersi nel partito (e anche sul Web) in tanti rivoli. E allora dagli editoriali pungenti della finiana FareFuturo, al rap irridente di Gianfranco Micciché (“Nel Pdl è scoppiata una Granata / come Lupi, i berluscones azzannano i finiani…”), dall’Italia protagonista di Maurizio Gasparri, a Libertiamo di Benedetto Della Vedova, a Magna Carta di Gaetano Quagliariello, i siti diventano un termometro fedele della temperatura politica dentro il partito. Se sarà rottura, si deciderà altrove. Ma intanto in Rete si prende posizione.
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Risulta ancora in costruzione, infatti, il sito www.giovaneitalia.it. Anche se sono attive, a dire il vero, diverse pagine e account sui social network che fanno capo a gruppi locali dei giovani pidiellini, come quello modenese o quello di Udine. Ma intanto, continua ad essere attiva la pagina Facebook di Azione Giovani, il movimento che ha raccolto l’eredità del Fronte della gioventù dentro Alleanza nazionale, fino all’ingresso nel Pdl.
Ad ogni modo, la novità delle ultime ore è l’emergere di nuove realtà su Internet, che fanno capo alle diverse componenti del partito. Prima fra tutte, Generazione Giovani, che debutta con un proprio sito. Da chi è composta? Dai ragazzi che si riconoscono in Generazione Italia, il movimento fondato da Italo Bocchino e vicino al presidente della Camera, Gianfranco Fini. “Saremo una squadra di giovani – scrive nell’editoriale di presentazione Luigi Di Gennaro, che è un dirigente nazionale di Giovane Italia – che si riconoscono nelle idee di Fini e con lui combatteremo per tirare fuori la nostra Patria da un immobilismo sociale che dura da anni”. La nuova organizzazione, avverte Di Gennaro, “avrà piena autonomia di pensiero e di azione” rispetto al movimento da cui nasce. E sul Web si propone di sviluppare “un network di nuove forze e intelligenze”. Ancora presto, naturalmente, per vedere i risultati. Per ora, sotto le parole d’ordine “Servire l’Italia, costruire il futuro”, si può rilevare che cresce in fretta il contatore della pagina Facebook di GG (oltre 2 mila iscritti).
Ma mentre le truppe finiane under 35 affilano le armi, Silvio Berlusconi sembra contare molto sui suoi Promotori della libertà, i difensori di un Pdl in chiave berlusconiana, che sono coordinati da Michela Vittoria Brambilla ma fanno capo direttamente al premier. Non solo, ma soprattutto giovani, in questo caso. Sono loro i militanti, che si riconoscono anche nel sito forzasilvio.it, cui da due mesi ormai il presidente del Consiglio non fa mancare un messaggio ogni settimana, per invitarli a farsi portatori delle verità del “governo del fare”, contro “le calunnie e le campagne mediatiche”. Più verticistica e meno nello stile social network, appare in questo caso appare l’impostazione. Per dire, la bacheca Facebook non viene aggiornata dal 3 maggio. Ma i commenti, che compaiono (senza data) in un’apposita area del sito, non lasciano spazio a dubbi: “Presidente, siamo con te”, “Grazie presidente”, “Avanti così”.
Intanto, anche altre iniziative nascono. Lo scorso fine settimana a Orvieto, nell’ambito del convegno organizzato dalla Fondazione Nuova Italia, presieduta dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, è stato presentato il sito Plus Ultra Web, creato dai giovani della destra identitaria. “È la rete delle comunità militanti di tutt’Italia che si rivedono in un comune orizzonte di valori”, scrivono su Facebook. La tradizione è quella della destra giovanile, di cui, dopo l’ultimo Campo Base del 2007, questa estate si tornerà a praticare la tradizione dei Campi Hobbit, con il Campo Plus Ultra, “un’oasi comunitaria dove confrontarsi”.
Insomma, sembrano imboccare strade diverse, i giovani del Pdl. Sulla scia degli “adulti”, dispersi nel partito (e anche sul Web) in tanti rivoli. E allora dagli editoriali pungenti della finiana FareFuturo, al rap irridente di Gianfranco Micciché (“Nel Pdl è scoppiata una Granata / come Lupi, i berluscones azzannano i finiani…”), dall’Italia protagonista di Maurizio Gasparri, a Libertiamo di Benedetto Della Vedova, a Magna Carta di Gaetano Quagliariello, i siti diventano un termometro fedele della temperatura politica dentro il partito. Se sarà rottura, si deciderà altrove. Ma intanto in Rete si prende posizione.
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