Intercettazioni, via il bavaglio. Berlusconi deluso

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Il governo cede e presenta un emendamento al contestato disegno di legge che permette la pubblicazione delle intercettazioni "rilevanti". Il premier: "Così il provvedimento non serve più a niente". Fini: "In Parlamento è prevalso il buon senso"

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Il bavaglio si allenta. E il premier Silvio Berlusconi e il presidente della Camera Gianfranco Fini si allontanano. Dopo la proposta di modifica presentata dal governo, che di fatto accoglie le istanze dei finiani e i suggerimenti del Colle permettendo la pubblicazione delle intercettazioni "rilevanti", il premier si dice deluso e parla di un provvedimento che non serve più a nulla. Per Fini invece, in Parlamento è prevalso "il buonsenso".
L'emendamento, che fa cadere parte del bavaglio all'informazione e riceve l'ok dell'Anm, porta la firma del sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo, contro il quale l'Italia dei Valori ha presentato una mozione di sfiducia in seguito al suo coinvolgimento nell'inchiesta sulla cosiddetta P3.

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