Fini contro Tremonti: sprechi non solo colpa del sud

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Il presidente della Camera risponde al ministro del tesoro che aveva accusato le regioni del sud di cialtroneria. "Responsabilità condivisa con lo stato centrale"

La responsabilità del mancato utilizzo dei fondi europei non è solo delle Regioni meridionali ma anche dello Stato centrale. Con queste parole il presidente della Camera, Gianfranco Fini, prende le distanze dal ministro del Tesoro, Giulio Tremonti, che di recente aveva accusato di "cialtroneria" le Regioni del Sud, colpevoli di non saper spendere le risorse comunitarie a loro disposizione.

"Desidero ricordare sul tema dell'utilizzo delle risorse Ue al Mezzogiorno, rispetto ad alcuni aggettivi in qualche modo pesanti che sono stati utilizzati, che se la responsabilità c'è, e certamente c'è, è una responsabilità condivisa dalle autonomie locali con gli organismi centrali", ha detto Fini presentando il rapporto 2009 sugli interventi nelle aree sottoutilizzate. "Ritengo che l'albero storto dell'Italia non è solo il dissesto dei conti economici, come ha icasticamente osservato il ministro Tremonti: l'albero storto dell'Italia è anche il mancato sviluppo del nostro mezzogiorno", ha aggiunto Fini.

Il 2 luglio all'assemblea Coldiretti Tremonti aveva detto: "E' uno scandalo pauroso quello prodotto dalle Regioni meridionali. Lo stanziamento sul programma comunitario 2007-2013 era di 44 miliardi di euro. Questi signori ne hanno speso solo 3,6, solo 1/12. E mentre cresceva la protesta per i tagli subiti aumentava l'accumulazione dei capitale non usati e questa è una cosa di una gravità inacettabile. La colpa non è dell'Europa non è dei governi nazionali di destra o di sinistra, ma della cialtronaggine di chi ha i soldi e non li spende".

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