Casini: “Da Berlusconi nessuna offerta”

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Il leader dell’Udc ai microfoni di SkyTG24, pur confermando di aver partecipato alla cena a casa di Bruno Vespa in compagnia del Premier, smentisce che gli sia stato proposto un inserimento del suo partito nel Governo: Gli atti di trasformismo non pagano

"Gli atti di trasformismo in  Italia non sono serviti in passato e non serviranno in futuro, e non  servono oggi. Sono degradanti per chi li fa e per chi apparentemente  ne è beneficiario. Qui non servono atti di trasformismo di qualcuno che saltabecca da una parte all'altra: qui serve una fase nuova di  corresponsabilità nazionale". Lo dice il leader dell'Udc, Pier  Ferdinando Casini, respingendo l'ipotesi di un ingresso dei centristi nel governo, in un'intervista a SkyTG24.

"Se io fossi il presidente del Consiglio -continua Casini-  rivolgerei un appello alla parte più responsabile dell'opposizione,  non solo l'Udc anche il Pd, per chiedere di concorrere assieme ad uno sforzo di solidarietà nazionale".

Non mi e' stata formulata alcuna offerta, né quella sarebbe stata la sede". Continua il leader dell'Udc, riferendosi alla presunta offerta ricevuta dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel corso della cena che si è svolta ieri a casa di Bruno Vespa.

"E' stata una cena - ha proseguito Casini - piacevole. Vado spesso a cena con chi, come me, lavora all'interno delle istituzioni. Dialogo con Bersani e con D'Alema e non vedo perché non dovrei dialogare con il Presidente del Consiglio".

"Il problema del rimpasto di Governo non mi riguarda, non è una cosa a cui io possa essere direttamente o indirettamente interessato. E' una competenza del Presidente del Consiglio". "E' un problema della maggioranza - ha proseguito Casini - e non di chi come me sta all' opposizione".

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