Tagli "fai-da-te". Premiati gli enti virtuosi. Fitto: "Giovedì incontro la Conferenza Stato-Regioni insieme a Tremonti". Novità per i disabili. Il relatore: "Cancelliamo la norma sulle invalidità, si tornerà al 74%".
La manovra economica del governo.
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Sì ai tagli, per 4 miliardi nel 2011 e 4,5 a partire dal 2012, alle Regioni ma sarà la Conferenza Stato-Regioni a poter decidere, entro tre mesi dall'entrata in vigore del decreto legge sulla manovra, con quali criteri essi saranno attuati. La commissione Bilancio ha approvato l'emendamento del relatore che prevede che fra i principi guida che dovranno essere tenuti in considerazione per valutare come mettere in pratica la sforbiciata alle risorse vi sia tra l'altro il "rispetto del patto di stabilità interno". La misura prevede un taglio delle risorse destinate anche alle Province e ai Comuni. Novità, invece per i disabili. "Cancelliamo la norma sulle invalidità, si tornerà al 74%" ha annunciato Azzollini. Il decreto legge sulla manovra economica verrà discusso in Aula al Senato giovedì 8 luglio e venerdì 9 e il voto finale è previsto per mercoledì 14 luglio. Lo ha detto il capogruppo dell'Idv a Palazzo Madama Felice Belisario al termine della Conferenza della capigruppo.
Regioni e comuni: grave il comportamento del governo- "Non potremmo che considerare gravissimo e inaccettabile il diniego circa la richiesta del sistema delle autonomie territoriali di avere un incontro con il Presidente del Consiglio e con i Ministri interessati dalla manovra". E' quanto affermano in una nota congiunta Sergio Chiamparino (Anci), Vasco Errani (Conferenza delle Regioni), Giuseppe Castiglione (Upi) e Enrico Borghi (Uncem), a seguito della notizia che il Governo non intenderebbe svolgere l'incontro richiesto unitariamente la scorsa settimana. Di fronte a un eventuale rifiuto del governo ad organizzare un incontro "verrebbe meno - sottolineano i presidenti della Conferenza delle Regioni, Anci, Upi e Uncem - il principio di leale collaborazione che è la base delle corrette relazioni istituzionali su cui si fonda la nostra Costituzione. E' quindi necessario convocare in tempi rapidissimi - sollecitano - una riunione di tutti i livelli istituzionali della Repubblica".
''Accettiamo i saldi a 24,9 milioni'': lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, parlando in Assemblea legislativa a Bologna della manovra, rispondendo cosi' indirettamente al sosttosegretario Bonaiuti quando ha detto che, a saldi fermi, il Governo accetta piccole modifiche. ''La legge sul federalismo fiscale - ha sottolineato Errani in aula - dice che tutte le manovre vanno discusse prima tra Governo e Regioni. Non e' accaduto. Tuttavia diciamo: accettiamo i saldi a 24,9 milioni di euro. Anzi, mi verrebbe da dire - ha aggiunto - speriamo che basti e che a novembre non si debba fare un'altra manovra''. "Il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi ed il Ministro Tremonti hanno preso atto del buon lavoro finora sviluppato in Parlamento ed hanno valutato tutti i miglioramenti proposti e realizzabili, fermo il vincolo dell'invarianza dei saldi". E' quanto si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi, dopo l'incontro tra il premier ed il ministro dell'Economia ad Arcore, in cui si sottolinea come "il Presidente del Consiglio dei Ministri, valutati i tempi per la conversione, considerando che il bene comune non è fatto dalla somma dei pur legittimi interessi particolari, sotto la sua responsabilità e nell'interesse del Paese, ha ritenuto di orientare il Governo verso la richiesta di fiducia al Parlamento".
Invalidità, si torna al 74%- Passo indietro sulla percentuale di invalidità. Azzolini ha annunciato che si torna alla soglia del 74% per accedere alla relativa pensione. La manovra aveva innalzato la soglia all'85%, ma in questo modo rimanevano escluse diverse patologie. Un primo emendamento del relaltore aveva poi escluso dall'innalzamento all'85% una lista di patologie gravi. Con l'ultima novità annunciata da Azzollini si torna per tutti al 74%.
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Sì ai tagli, per 4 miliardi nel 2011 e 4,5 a partire dal 2012, alle Regioni ma sarà la Conferenza Stato-Regioni a poter decidere, entro tre mesi dall'entrata in vigore del decreto legge sulla manovra, con quali criteri essi saranno attuati. La commissione Bilancio ha approvato l'emendamento del relatore che prevede che fra i principi guida che dovranno essere tenuti in considerazione per valutare come mettere in pratica la sforbiciata alle risorse vi sia tra l'altro il "rispetto del patto di stabilità interno". La misura prevede un taglio delle risorse destinate anche alle Province e ai Comuni. Novità, invece per i disabili. "Cancelliamo la norma sulle invalidità, si tornerà al 74%" ha annunciato Azzollini. Il decreto legge sulla manovra economica verrà discusso in Aula al Senato giovedì 8 luglio e venerdì 9 e il voto finale è previsto per mercoledì 14 luglio. Lo ha detto il capogruppo dell'Idv a Palazzo Madama Felice Belisario al termine della Conferenza della capigruppo.
Regioni e comuni: grave il comportamento del governo- "Non potremmo che considerare gravissimo e inaccettabile il diniego circa la richiesta del sistema delle autonomie territoriali di avere un incontro con il Presidente del Consiglio e con i Ministri interessati dalla manovra". E' quanto affermano in una nota congiunta Sergio Chiamparino (Anci), Vasco Errani (Conferenza delle Regioni), Giuseppe Castiglione (Upi) e Enrico Borghi (Uncem), a seguito della notizia che il Governo non intenderebbe svolgere l'incontro richiesto unitariamente la scorsa settimana. Di fronte a un eventuale rifiuto del governo ad organizzare un incontro "verrebbe meno - sottolineano i presidenti della Conferenza delle Regioni, Anci, Upi e Uncem - il principio di leale collaborazione che è la base delle corrette relazioni istituzionali su cui si fonda la nostra Costituzione. E' quindi necessario convocare in tempi rapidissimi - sollecitano - una riunione di tutti i livelli istituzionali della Repubblica".
''Accettiamo i saldi a 24,9 milioni'': lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, parlando in Assemblea legislativa a Bologna della manovra, rispondendo cosi' indirettamente al sosttosegretario Bonaiuti quando ha detto che, a saldi fermi, il Governo accetta piccole modifiche. ''La legge sul federalismo fiscale - ha sottolineato Errani in aula - dice che tutte le manovre vanno discusse prima tra Governo e Regioni. Non e' accaduto. Tuttavia diciamo: accettiamo i saldi a 24,9 milioni di euro. Anzi, mi verrebbe da dire - ha aggiunto - speriamo che basti e che a novembre non si debba fare un'altra manovra''. "Il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi ed il Ministro Tremonti hanno preso atto del buon lavoro finora sviluppato in Parlamento ed hanno valutato tutti i miglioramenti proposti e realizzabili, fermo il vincolo dell'invarianza dei saldi". E' quanto si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi, dopo l'incontro tra il premier ed il ministro dell'Economia ad Arcore, in cui si sottolinea come "il Presidente del Consiglio dei Ministri, valutati i tempi per la conversione, considerando che il bene comune non è fatto dalla somma dei pur legittimi interessi particolari, sotto la sua responsabilità e nell'interesse del Paese, ha ritenuto di orientare il Governo verso la richiesta di fiducia al Parlamento".
Invalidità, si torna al 74%- Passo indietro sulla percentuale di invalidità. Azzolini ha annunciato che si torna alla soglia del 74% per accedere alla relativa pensione. La manovra aveva innalzato la soglia all'85%, ma in questo modo rimanevano escluse diverse patologie. Un primo emendamento del relaltore aveva poi escluso dall'innalzamento all'85% una lista di patologie gravi. Con l'ultima novità annunciata da Azzollini si torna per tutti al 74%.
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