Manovra, Schifani: “Ok sacrifici ma non intaccare la salute”

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Lo ha detto il presidente del Senato, spiegando che “nella sanità gli sprechi vanno eliminati, ma vanno garantiti i diritti”. E ancora: “Il testo aperto al confronto parlamentare”. Bossi: "Trovare la via per aiutare le Regioni virtuose"

Giusti i sacrifici, ma non si intacchi il diritto alla salute. A chiederlo è il presidente del Senato Renato Schifani, alla presentazione della relazione sull'attività della Commissione di garanzia sullo sciopero dei servizi pubblici essenziali. "La riduzione strutturale della spesa pubblica non è rinviabile né sono più accettabili sprechi e privilegi", ha spiegato Schifani. "Ma i sacrifici, pur necessari, non possono intaccare le tutele fondamentali, come quella della salute, che rappresentano sul piano della giustizia e dell'equità la difesa dei più deboli ed emarginati", ha ammonito.

"Nella sanità gli sprechi vanno eliminati con fermezza, ma garantendo la tenuta degli standard qualitativi e collettivi del servizio pubblico al quale si rivolgono anche le fasce sociali meno abbienti e quindi meritevoli di particolare e doverosa attenzione e tutela", ha spiegato ancora il Presidente del Senato. “Così come adeguata attenzione va riposta al comparto della pubblica sicurezza garantita fino ad oggi con grande spirito di abnegazione e professionalità da tutti gli operatori del settore", ha aggiunto. Per Schifani, "l'economia sociale di mercato si realizza concretamente grazie anche al sano protagonismo del volontariato e del privato, ma il servizio pubblico rappresenta una garanzia essenziale perché le disuguaglianze sociali e il divario tra ricchi e poveri non diventino mai una discriminazione inaccettabile".

Poi, ha rassicurato sui tempi: “La manovra all'esame del Senato non può che essere aperta al confronto parlamentare e il mio impegno sarà quello di garantire a tale confronto i giusti tempi perché esso sia ampio e costruttivo".

Nel suo intervento il presidente del Senato ha affrontato anche il tema sciopero, auspicando che nelle trattative sindacali si arrivi all'astensione dal lavoro solo come 'extrema ratio' "Gli obiettivi del diritto di sciopero, costituzionalmente riconosciuto, possono raggiungersi anche tutelando le legittime aspettative dei cittadini che, estranei alle ragioni della contesa, possono diventare vittime e involontari protagonisti di disagi e di numerose difficoltà", ha sottolineato ancora. Dunque, ha insistito, "servono percorsi nuovi e lungimiranti di confronto e partecipazione".

E sul piano della Fiat per Pomigliano d’Arco è tornato ad auspicare un'intesa. "Sulla logica del conflitto deve prevalere la logica della collaborazione" ha spiegato. E ancora: "Vanno incoraggiati gli sforzi virtuosi di imprenditori, dipendenti e rappresentanti sindacali che cercano, come a Pomigliano, le soluzioni più ragionevoli e costruttive". Per Schifani, "la tutela e il rilancio dell'occupazione devono diventare l'obiettivo comune di istituzioni, imprese e lavoratori". Dunque, ha aggiunto, "non cadiamo nella trappola di considerare contrapposti il lavoro al profitto, il diritto ai doveri".

Sulla manovra è intervenuto anche il leader della Lega nord Umberto Bossi che stasera, in un incontro con il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, vedrà se è possibile modificare i tagli previsti in manovra alle Regioni. "È un bel problema la manovra, non per il federalismo che non viene toccato, ma perché le Regioni si sentono nude, sentono di avere troppo poco. Bisognerà trovare la via di aiutare le più virtuose", dice il leader del Carroccio conversando con i cronisti alla Camera

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