Cambridge cancella la parola "anglosassone": usata dai suprematisti bianchi

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La scelta ha suscitato molte polemiche, anche tra alcuni professori. David Abulafia, Professore Emerito di Storia Mediterranea ha infatti detto al Telegraph che “la rivista dovrebbe essere fiera della sua reputazione invece che provare a reinventarsi sotto un nome blando e lasciare la parola Anglo-Sassone”

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L’università di Cambridge cancella la parola Anglosassone. La rivista del Dipartimento di Storia, finora chiamata “Anglo-Saxon England”, Inghilterra Anglo-Sassone, cambierà il nome in Early Medieval England and its Neighbours, Inghilterra Alto-Medievale e i suoi vicini. L’università ha detto che questo cambiamento ha rappresentato “la natura internazionale, interdisciplinare e in continuo mutamento della ricerca in questo campo”. 

Il motivo della scelta

Il motivo alla base di questa scelta ricade nel fatto che la parola Anglo-Sassone è stata utilizzata dai suprematisti bianchi negli Stati Uniti, spesso con una connotazione razzista. La scelta ha però suscitato molte polemiche, anche tra alcuni professori. David Abulafia, Professore Emerito di Storia Mediterranea ha infatti detto al Telegraph che “la rivista dovrebbe essere fiera della sua reputazione invece che provare a reinventarsi sotto un nome blando e lasciare la parola Anglo-Sassone”. Abulafia ha aggiunto che a quel punto si dovrebbe rinunciare al termine stesso Inghilterra, ovvero terra degli Angli. Il professore di Archeologia all’Università di Chester, Howard Williams, ha invece dichiarato che il termine “anglosassone” rimane utile dal punto di vista storico e archeologico, ma che “la rivista è sempre stata una rivista interdisciplinare e il nome non è mai stato del tutto adatto. È un nome molto ristretto”.

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La risposta dell’università

Un portavoce di Cambridge University Press ha affermato che “la rivista continuerà a usare il termine “Anglo-Sassone” in quanto continuerà a pubblicare una vasta gamma di ricerche accademiche sull’Inghilterra e i vicini dal quinto all’undicesimo secolo”. Già nel 2023 in alcune lezioni dell’università inglese veniva avanzata la teoria che gli Anglo-Sassoni non sarebbero mai esistiti come gruppo distinto, in uno sforzo per "indebolire i miti del nazionalismo”.

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