Il capo della Protezione civile è tornato a parlare del suo mandato, ricordando che "sono nove anni che faccio questo mestiere. Credo perciò che sia naturale passare anche il testimone: è assolutamente fisiologico"
BERTOLASO, L'EROE DEI DUE MONDI: LA FOTOSTORY
Presente a Lucca alla celebrazione del decennale dell'Associazione volontari Protezione civile, Guido Bertolaso ha parlato anche della fine, probabilmente imminente, del suo mandato: "Bisogna prendere atto che sono nove anni che faccio questo mestiere. Mi pare che abbiamo lavorato parecchio, tutto sommato bene, ma a un certo punto credo che sia naturale passare il testimone: è assolutamente fisiologico. Non si può rimanere a oltranza in un posto". Il capo del Dipartimento aveva ricordato nei giorni scorsi che la lettera di dimissioni è dal 10 febbraio scorso sul tavolo del presidente del Consiglio e "non le ho ritirate. Se il premier ritiene di doverle accettare, lo può sempre fare".
Naturalmente Bertolaso non vuole lasciare l'incarico sull'onda del polverone giudiziario. E' stata così predisposta una road map, che prevede una sorta di "lungo addio" dal Dipartimento. Il 15 maggio si è, nel frattempo, insediato il suo nuovo vice, l'ex prefetto de L'Aquila e direttore del Sisde Franco Gabrielli. Poi, probabilmente dopo l'estate, ci sarà l'avvicendamento in una Protezione civile che, in ogni caso, dopo il gigantismo degli ultimi anni, il protagonismo in tutti i grandi eventi, le polemiche sugli appalti e la cricca, sarà fortemente ridimensionata.
Presente a Lucca alla celebrazione del decennale dell'Associazione volontari Protezione civile, Guido Bertolaso ha parlato anche della fine, probabilmente imminente, del suo mandato: "Bisogna prendere atto che sono nove anni che faccio questo mestiere. Mi pare che abbiamo lavorato parecchio, tutto sommato bene, ma a un certo punto credo che sia naturale passare il testimone: è assolutamente fisiologico. Non si può rimanere a oltranza in un posto". Il capo del Dipartimento aveva ricordato nei giorni scorsi che la lettera di dimissioni è dal 10 febbraio scorso sul tavolo del presidente del Consiglio e "non le ho ritirate. Se il premier ritiene di doverle accettare, lo può sempre fare".
Naturalmente Bertolaso non vuole lasciare l'incarico sull'onda del polverone giudiziario. E' stata così predisposta una road map, che prevede una sorta di "lungo addio" dal Dipartimento. Il 15 maggio si è, nel frattempo, insediato il suo nuovo vice, l'ex prefetto de L'Aquila e direttore del Sisde Franco Gabrielli. Poi, probabilmente dopo l'estate, ci sarà l'avvicendamento in una Protezione civile che, in ogni caso, dopo il gigantismo degli ultimi anni, il protagonismo in tutti i grandi eventi, le polemiche sugli appalti e la cricca, sarà fortemente ridimensionata.