"Il mio modo di lavorare non cambierà" assicura il governatore dell'Emilia Romagna. Al suo fianco ci sarà Michele Iorio, rieletto come vice. Zaia: "E' la prima volta che una maggioranza di centrodestra sceglie un presidente di centrosinistra"
Il presidente Vasco Errani è stato confermato all'unanimità presidente della conferenza delle Regioni e delle province autonome.
"Sono stato il presidente della conferenza delle regioni per cinque anni e mi appresto al mio nuovo mandato. Il mio modo di fare il presidente non cambierà" ha detto il governatore dell'Emila Romagna lasciando per pochi minuti la conferenza. E ha aggiunto: "Si tratta di una conferma importante che nasce da una scelta chiara che è una scelta istituzionale". Il presidente è stato, sottolinea, "deciso dalle regioni tenendo conto che la conferenza ha un ruolo fondamentale: quello di assicurare piena autonomia e le loro prerogative alle regioni in un confronto ispirato dal principio della leale collaborazione". Un ruolo che significa, ha aggiunto, "massima collaborazione" con le altre istituzioni ma anche "massima fermezza nel sostenere il ruolo delle regioni, a cominciare dalla manovra economica e dal federalismo". L'impegno sarà un "impegno - ha detto ancora - fermo, forte, coerente".
Accanto a Errani ci sarà Michele Iorio, governatore del Molise, rieletto vicepresidente della conferenza. Una novità si registra nella nomina del nuovo ufficio di presidenza che - composto dai rappresentanti di Lombardia Molise Basilicata e Calabria - deve, su proposta del governatore della Lombardia, secondo quanto si è appreso, l'ingresso di diritto del coordinatore delle regioni a statuto speciale.
"Una maggioranza di centrodestra sceglie un presidente di centrosinistra. E' la prima volta che accade nella storia che la maggioranza politica dell'assemblea delle Regioni scelga un presidente che rappresenta la minoranza politica". Così ha commentato il governatore del Veneto, Luca Zaia. "Qui ovviamente - ha aggiunto - siamo tutti della stessa squadra, non ci sono casacche".
Zaia ha chiarito che Errani è stato scelto perché ha sempre avuto un ruolo super partes e che la sua conferma è "l'occasione per dare un segnale di tranquillità e distensione in questo Paese dei grandi dibattiti tra destra e sinistra".
Già da tempo circolavano indiscrezioni sulla riconferma dell'attuale governatore dell'Emilia Romagna Vasco Errani alla presidenza della Conferenza anche per il prossimo mandato. Ieri sera in una nota di Palazzo Chigi il presidente Silvio Berlusconi, il ministro per le Regioni Raffaele Fitto e tutti i governatori del centrodestra, dopo una riunione a Palazzo Grazioli, avevano riferito la loro volontà di "offrire la presidenza della Conferenza al presidente uscente Errani" in vista delle importanti riforme da realizzare.
"Sono stato il presidente della conferenza delle regioni per cinque anni e mi appresto al mio nuovo mandato. Il mio modo di fare il presidente non cambierà" ha detto il governatore dell'Emila Romagna lasciando per pochi minuti la conferenza. E ha aggiunto: "Si tratta di una conferma importante che nasce da una scelta chiara che è una scelta istituzionale". Il presidente è stato, sottolinea, "deciso dalle regioni tenendo conto che la conferenza ha un ruolo fondamentale: quello di assicurare piena autonomia e le loro prerogative alle regioni in un confronto ispirato dal principio della leale collaborazione". Un ruolo che significa, ha aggiunto, "massima collaborazione" con le altre istituzioni ma anche "massima fermezza nel sostenere il ruolo delle regioni, a cominciare dalla manovra economica e dal federalismo". L'impegno sarà un "impegno - ha detto ancora - fermo, forte, coerente".
Accanto a Errani ci sarà Michele Iorio, governatore del Molise, rieletto vicepresidente della conferenza. Una novità si registra nella nomina del nuovo ufficio di presidenza che - composto dai rappresentanti di Lombardia Molise Basilicata e Calabria - deve, su proposta del governatore della Lombardia, secondo quanto si è appreso, l'ingresso di diritto del coordinatore delle regioni a statuto speciale.
"Una maggioranza di centrodestra sceglie un presidente di centrosinistra. E' la prima volta che accade nella storia che la maggioranza politica dell'assemblea delle Regioni scelga un presidente che rappresenta la minoranza politica". Così ha commentato il governatore del Veneto, Luca Zaia. "Qui ovviamente - ha aggiunto - siamo tutti della stessa squadra, non ci sono casacche".
Zaia ha chiarito che Errani è stato scelto perché ha sempre avuto un ruolo super partes e che la sua conferma è "l'occasione per dare un segnale di tranquillità e distensione in questo Paese dei grandi dibattiti tra destra e sinistra".
Già da tempo circolavano indiscrezioni sulla riconferma dell'attuale governatore dell'Emilia Romagna Vasco Errani alla presidenza della Conferenza anche per il prossimo mandato. Ieri sera in una nota di Palazzo Chigi il presidente Silvio Berlusconi, il ministro per le Regioni Raffaele Fitto e tutti i governatori del centrodestra, dopo una riunione a Palazzo Grazioli, avevano riferito la loro volontà di "offrire la presidenza della Conferenza al presidente uscente Errani" in vista delle importanti riforme da realizzare.