Bossi: "Se si tocca la provincia di Bergamo è guerra civile"

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I finiani propongono di abolire con la manovra tutte le province italiane. Ma dal leader della Lega arriva uno stop. E, mentre continuano le polemiche per il taglio delle dieci più piccole, il ministro Tremonti sembra frenare su questa ipotesi

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Bossi: "Se si toglie la provincia di Bergamo, succede la guerra civile". Il leader della Lega risponde così a chi gli chiede un commento sulla proposta, avvanzata oggi dai finiani a Silvio Berlusconi, di introdurre nella manovra economica anche l'abolizione di tutte le province. "Era giusto toccare alcune Province inutili - ha spiegato poi Bossi, riferendosi all'eliminazione di quelle più piccole - lo abbiamo fatto senza cancellare le altre".

In giornata i finiani Italo Bocchino e Andrea Augello, in un incontro con il premier hanno preannunciato una lettera a Giulio Tremonti con la richiesta dell'abolizione delle province, dichiarando di essere disposti a portare in aula questa battaglia. Già da domani partirà una raccolta firme tra i parlamentari che vogliono sostenere questa iniziativa.Il ministro dell'Economia, raggiunto dalla notizia, si è dimostrato tiepido ricordando che per eliminiare le province sarebbe necessaria una modifica costituzionale.

Sta continuando, intanto, a far discutere la decisione di eliminare le province con meno di 220mila abitanti, decisione, a quanto si apprende, maturata nel corso del Consiglio dei ministri di ieri sera. Il sindaco di Crotone, Peppino Vallone, ha dichiarato che "la cancellazione della provincia di Crotone significherebbe fare un salto indietro di molti anni". La cosa più divertente - sostiene l'ex presidente dell'Upi e presidente della provincia di Rieti, Fabio Melilli - di questa vicenda è che, scomparendo Isernia e Matera, il Molise e la Basilicata diventeranno Regioni che coincidono con la Provincia".

Dal ministero dell'Economia intanto si prova a far chiarezza. Dopo che per tutta la giornata si erano rincorse varie voci, e vari calcoli, da Via XX settembre arriva una nota che spiega che "sono abolite 10 piccole Province, con meno di 220.000 abitanti, non ricadenti in regioni a statuto speciale". Secondo quanto si è appreso, le modalità di calcolo della popolazione per individuare quali sono le provincie interessate faranno riferimento alle statistiche Istat.

Ma in serata il giallo dell'abolizione delle province si infittisce. Tremonti, in una riunione con i vertici del Pdl, avrebbe smentito questa ipotesi. Secondo quanto riferiscono alcuni dei partecipanti alla riunione, Tremonti avrebbe bloccato sul nascere la domanda relativa all'abolizione delle province, smentendo che una norma del genere sia presente in manovra. Altre fonti spiegano che, semmai, questo è un auspicio, cioè arrivare ad abolire le province inutili secondo i parametri che sono circolati in questi giorni in alcune indiscrezioni di stampa. Sempre secondo quanto viene riferito, sulla questione sarebbe intervenuto anche il premier, spiegando che innanzitutto per abolire le province occorrerebbe una norma costituzionale.

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