Prima offende il tricolore su Facebook, poi si dimette

Politica
La pagina "Io il tricolore lo uso così" apparsa su facebook e poi soppressa
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Un assessore di Malnate (Varese) si era iscritta al gruppo "Il tricolore lo uso così", con l'immagine della carta igienica. Poi si è dimessa. Ma il segretario provinciale del Carroccio non ci sta: "Per noi è ancora lei l'assessore"

di Filippo Maria Battaglia

Sembrava la solita provocazione leghista, destinata a creare solo qualche schermaglia locale.  È finita invece su diversi quotidiani, ha portato alle dimissioni di un assessore e rischia persino di aprire una piccola crisi politica.
È successo a Malnate, un comune del varesotto, della cui giunta fino a poco tempo fa faceva parte anche Barbara Mingardi, leghista con delega ai Servizi sociali.
La sua iscrizione ad un gruppo su Facebook, “Io il tricolore lo uso così” (poi soppresso) con tanto di carta igienica sostituita dalla bandiera nazionale, ha scatenato un’infinità di polemiche e dibattiti in consiglio comunale.
Anche perché, secondo quanto riferito dal capogruppo Pd in consiglio cittadino Eugenio Paganini, l’assessore aveva messo il carico, scrivendo nella bacheca del gruppo che “il tricolore non lo vorrei vedere nemmeno in bagno... meglio abolirlo e basta'".

E se all’inizio il sindaco Sandro Damiani, eletto con una lista civica di centrodestra, aveva espresso "piena fiducia nell'assessore", riservandosi "un'attenta valutazione" della vicenda, dato che "nella vita privata ciascuno può esprimere le proprie opinioni liberamente e nella sfera pubblica l'assessore si è sempre comportato in maniera più che rispettosa verso i valori dell'Unità nazionale”, dopo giorni di contese, culminati con tanto di manifestazione di fronte alla sede del Comune, il primo cittadino aveva accettato le dimissioni presentate dall’esponente leghista, definendole in consiglio “irrevocabili e irritrattabili”.
Alle frasi del sindaco erano seguite anche quelle del capogruppo del Carroccio Paolo Righi che aveva detto di “non condividere il disprezzo verso il simbolo manifestato dall’assessore Mingardi”, aggiungendo però che “in quelle parole non c’era odio. E’ stata una goliardata mal riuscita”.
Tutto risolto, allora? Macchè. Le dichiarazioni del sindaco, infatti, non sono affatto piaciute a gran parte dei leghisti varesini: “Barbara Mingardi rimane assessore in carica – ha detto il segretario provinciale Stefano Candiani– e non sta al sindaco di Malnate decidere chi rappresenta la Lega Nord in giunta, altrimenti si faccia sostenere da un’altra lista civica”. Magari, chissà, con il tricolore nel simbolo.

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