Alfano difende il Ddl intercettazioni dalle critiche

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Il ministro: "In questo modo pari dignità tra riservatezza e indagini". Il sottosegretario alla giustizia Usa: "Le intercettazioni sono essenziali". Poi la precisazione: nessuna interferenza. Il Pd: ostruzionismo. Montezemolo elogia la linea di SKY.


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Il ddl sulle intercettazioni  telefoniche garantisce un'informazione trasparente e corretta, e offre pari dignità ai diritti di riservatezza, cronaca e indagini. Parola del ministro della Giustizia, Angelino Alfano. Il Guardasigilli fa  sentire la sua voce a difesa del provvedimento voluto dal governo alla fine di una giornata ricca di polemiche, segnata dalle critiche mosse  dall'amministrazione Usa per bocca del sottosegretario al Dipartimento di giustizia, Lanny Brauer: "Non vorremmo mai che succedesse qualcosa che impedisse ai magistrati italiani di fare l'ottimo lavoro svolto  finora: le intercettazioni sono uno strumento essenziale per le  indagini". Una presa di posizione che spiazza e manda in fibrillazione la maggioranza, già alle prese con il tiro incrociato dell'opposizione (Pd in testa), che annuncia ostruzionismo in Parlamento.

L'intervento del diplomatico statunitense arriva all'ora di  pranzo e il dibattito subito si accende. Il centrosinistra attacca.  Tra i primi a parlare è l'Italia dei Valori: "Sono giuste le  preoccupazioni manifestate dagli Usa". Con il passare delle ore, il  clima si fa sempre più arroventato. Roberto Centaro, relatore del disegno di legge all'esame della commissione Giustizia del Senato  (che prevede pene pesanti per editori e giornalisti in caso di  pubblicazione), ventila la possibilità di porre la questione di fiducia pur di approvare il testo.

Pierluigi Bersani, leader dei Democratici, non ci sta e avverte "Per l'opposizione è doverosa ogni pratica ostruzionistica". Il Pdl non arretra e replica: "Bersani difende lo status quo". In serata, la precisazione di Alfano che getta acqua sul fuoco: "C'è piena intesa con Washington su modalità e obiettivi della cooperazione contro il crimine organizzato, come testimoniano i numerosi contatti e incontri a tutti i livelli tra le competenti autorità dei due Paesi". Una successiva nota stampa dell'ambasciata americana a Roma assicura che Brauer "non ha inteso in alcun modo entrare in  valutazioni di merito sulla legislazione italiana in materia di  intercettazioni che ha esplicitamente dichiarato di "non  conoscere"'. Silvio Berlusconi, raccontano fonti parlamentari del  Pdl, sarebbe pronto ad accettare un testo di compromesso, per  scongiurare strappi pericolosi per la coalizione, purché non vengano snaturati l'ossatura e gli obiettivi originari del ddl.

Sul tema interviene anche il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo: "Condivido la linea degli editori e ho visto anche come un editore serio, importante e innovativo come Sky segnali un'anomalia rispetto agli altri paesi europei. E' una pratica non più accettabile nei confronti dei singoli cittadini. Bisogna però utilizzarle per qualcosa di fondamentale in indagini e processi".
Secondo Carlo Malinconico, presidente della Fieg, "queste sanzioni non hanno vera giustificazione se non quella di esercitare pressione sugli editori che in molti casi rischiano la stessa sopravvivenza".

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