Bocchino: i contratti Rai più importanti vanno a Berlusconi

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Il vicecapogruppo dimissionario del Pdl alla Camera a Sky Tg24: è vero che mia moglie ha contratti con la tv pubblica per diversi milioni. Fanno così anche le società della famiglia del premier. GUARDA L'INTERVISTA

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“I contratti più importanti della Rai vanno a Silvio Berlusconi proprietario della Endemol, ma non lo trovo scandaloso. Endemol è una grande società che fa produzione, ricchezza e audience”.
Italo Bocchino, vicecapogruppo dimissionario del Pdl alla Camera, di recente al centro delle polemiche tutte interne al partito, nel corso dell'intervista rilasciata a a Sky Tg24 precisa di non ritenere un atto illecito il fatto che i familiari di esponenti politici producano programmi per la tv pubblica.
"Quello che troverei scandaloso sarebbero scelte al di fuori della normativa vigente" dichiara. E aggiunge: "Se vogliamo fare un codice etico per cui con la Rai non possono avere nulla a che fare i parenti fino al sesto grado di chi siede in Parlamento, io - dice Bocchino - sarei d'accordissimo: però il maggior colpito sarebbe Berlusconi, che è il maggior beneficiario insieme ai suoi figli".

Insomma, spiega: "E' vero che mia moglie ha contratti con la Rai per diversi milioni, in quanto titolare di una società che produce fiction, vendendole anche alla tv pubblica. Fanno altrettanto le società della famiglia Berlusconi, che sono infatti i primi fornitori della Rai".
E a proposito dei recenti attacchi apparsi sul quotidiano il Giornale su sua moglie e la suocera del presidente della Camera Fini, dichiara: "E' solo spazzatura, sono non notizie che servono a bastonare chi dissente nel Pdl".

"Il ruolo della minoranza non è quello di sabotare ma di stimolare la maggioranza del partito" spiega Bocchino. "L'esercizio serio della democrazia interna - afferma l'onorevole - non può portare alla marginalizzazione di un dirigente. E questo non perché gli siano stati addebitati errori nella guida del gruppo, ma per  osservazioni e ragionamenti politici non graditi al leader".

L'onorevole accenna anche al caso dell'acquisto di un appartamento a Roma da parte del ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, che anche se non è indagato è accusato di averlo acquistato anche con soldi di Diego Anemone, uno degli imprenditori coinvolti nell'inchiesta sul G8. "Esprimo solidarietà umana a Scajola e mi auguro che riesca a chiarire quanto prima questa vicenda".

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