Il presidente della Camera è tornato sullo scontro avuto ieri con il premier con parole di apprezzamento per quanto riguarda le riforme. E sulla legge elettorale dice: "la migliore è l'uninominale, le preferenze non sono la panacea". Guarda il video
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"Credo che sia un fatto positivo che il presidente del Consiglio ieri nel suo intervento abbia detto che è opportuno fare le riforme con il più ampio consenso possibile". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini parlando ad un incontro all'istituto Stensen di Firenze. "Se le riforme si fanno in modo condiviso - ha proseguito Fini -, queste sono quelle che durano di più e riescono a sviluppare il loro aspetto positivo in tempi più brevi e in misura più efficace".
Quanto alle legge elettorale, per la terza carica dello Stato il sistema "che garantisce di più è quellp dei collegi: ci si candida e ci si confronta con gli elettori in base ai programmi e alle rispettive credibilità personali. Credo che il collegio uninominale sia la soluzione migliore".
"La mia opinione - ha detto Fini - è che, messi insieme i pro e i contro delle tre o quattro leggi elettorali degli ultimi decenni, quella che garantisce meglio il rapporto tra cittadino ed eletto è quella dei collegi uninominali".
Per ciò che riguarda le preferenze, invece, il presidente della Camera ha espresso "perplessità" sulla loro reintroduzione. "Non sono così convinto - ha detto - che sia una panacea". E ha ricordato come il sistema delle preferenze fu abolito perchè "si prese coscienza dei guasti che provocava: moltiplicava i costi della campagna elettorale ed esponeva i candidati a qualche tentazione".
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"Credo che sia un fatto positivo che il presidente del Consiglio ieri nel suo intervento abbia detto che è opportuno fare le riforme con il più ampio consenso possibile". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini parlando ad un incontro all'istituto Stensen di Firenze. "Se le riforme si fanno in modo condiviso - ha proseguito Fini -, queste sono quelle che durano di più e riescono a sviluppare il loro aspetto positivo in tempi più brevi e in misura più efficace".
Quanto alle legge elettorale, per la terza carica dello Stato il sistema "che garantisce di più è quellp dei collegi: ci si candida e ci si confronta con gli elettori in base ai programmi e alle rispettive credibilità personali. Credo che il collegio uninominale sia la soluzione migliore".
"La mia opinione - ha detto Fini - è che, messi insieme i pro e i contro delle tre o quattro leggi elettorali degli ultimi decenni, quella che garantisce meglio il rapporto tra cittadino ed eletto è quella dei collegi uninominali".
Per ciò che riguarda le preferenze, invece, il presidente della Camera ha espresso "perplessità" sulla loro reintroduzione. "Non sono così convinto - ha detto - che sia una panacea". E ha ricordato come il sistema delle preferenze fu abolito perchè "si prese coscienza dei guasti che provocava: moltiplicava i costi della campagna elettorale ed esponeva i candidati a qualche tentazione".
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