"Abbiamo trovato la quadra sul metodo” ha detto Calderoli, presente alla cena ad Arcore insieme con Tremonti , La Russa e il figlio del senatùr Renzo Bossi. Il premier: accelerare su riforma fiscale e ddl intercettazioni. Galan verso l’Agricoltura
"E' stata una riunione importante. Abbiamo trovato la quadra sul metodo per fare le riforme". Così il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli ha sintetizzato l'esito della cena, tenutasi, il 6 aprile, a Villa San Martino ad Arcore. Tra Silvio Berlusconi e Umberto Bossi è stato, dunque, deciso il percorso verso le riforme, per il quale saranno lo stesso senatùr e Roberto Calderoli a presentare un testo sui nuovi assetti istituzionali. Il cosiddetto "metodo rapido", di cui ha parlato il ministro per la Semplificazione, prevede un primo passaggio del testo al tavolo dei coordinatori dei partiti per un esame preliminare; in seguito esso approderà al Consiglio dei ministri e, alla fine, in Parlamento
All'incontro erano presenti anche Giulio Tremonti e i tre coordinatori del Pdl Ignazio La Russa, Denis Verdini e Sandro Bondi nonché Renzo Bossi, il figlio del leader del Carroccio, appena eletto al consiglio regionale della Lombardia. Durante il summit il cavaliere ha ribadito la necessità di premere sulla riforma fiscale e d'accelerare sul disegno di legge sulle intercettazioni. Tutti temi che verranno vagliati dall'ufficio di presidenza del Pdl, fissato a Palazzo Grazioli per il pomeriggio del 7 aprile. S'è parlato anche del dopo Zaia, cui dovrebbe subentrare, come titolare del ministero dell'Agricoltura, l'ex presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan.
Resta, in ogni caso, insoluto al momento il nodo dell'accordo col presidente della Camera Gianfranco Fini che ha sottolineato più volte il timore che il Pdl vada a rimorchio della Lega. Paletti, invece, dal Pd. Bersani è pronto a discutere di tutto, purché il progetto di riforma sia nell'interesse degli italiani e non nasconda curvature populiste.
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Resta, in ogni caso, insoluto al momento il nodo dell'accordo col presidente della Camera Gianfranco Fini che ha sottolineato più volte il timore che il Pdl vada a rimorchio della Lega. Paletti, invece, dal Pd. Bersani è pronto a discutere di tutto, purché il progetto di riforma sia nell'interesse degli italiani e non nasconda curvature populiste.
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