Obama ha costruito gran parte del suo successo grazie alla Rete. Sarkozy cerca di recuperare dalla batosta elettorale e lancia il nuovo sito dell’Eliseo. In Italia i più internettiani sono Di Pietro e Vendola. Nello stesso giorno tocca a Berlusconi e Fini
Internet diventa all’improvviso protagonista della politica italiana. Silvio Berlusconi ha deciso di debuttare nell'agone della Rete nel giorno in cui la nuova iniziativa politica targata Gianfranco Fini, Generazione Italia, lancia il suo programma su Youtube.
Il primo a combinare con successo il mix politica-internet è stato Barack Obama. Attraverso il web il presidente Usa è riuscito a coinvolgere nella sua marcia verso il numero 1600 della Pennsylvania Avenue le nuove generazioni, “più sensibili al change” che ha caratterizzato la sua campagna elettorale. Obama fa un uso massiccio del web. La sua attività politica è rintracciabile sul sito della Casa Bianca, Facebook (ha quasi 8 milioni di fan), Twitter e Youtube, dove posta i suoi discorsi. Nicolas Sarkozy tiene sempre molto ad ostentare la sua vicinanza agli Stati Uniti e la sua intesa con Obama, anche nell’approccio ad Internet. Prendendo esempio dall’inquilino della Casa Bianca il presidente francese è diventato uno di più attivi sulla Rete. Il premier francese, che ha profuso grande impegno nella lotta alla pirateria digitale, è su Facebook e Twitter e da pochi giorni ha lanciato il nuovo sito internet elysee.fr, (secondo Liberation copiato proprio da quello di Obama). In Europa è sicuramente da segnalare l'iniziativa, senza precedenti nella comunicazione istituzionale nel vecchio continente, intrapresa nel 2009 in Svezia. Cinque funzionari del governo che hanno raccontato su Twitter tutto quello che accadeva durante il semestre di presidenza dell'Unione Europea del paese scandinavo.
E in Italia? I politici si muovono in ordine sparso, con siti personali, Twitter e Facebook. Sicuramente il più attivo è Antonio Di Pietro (oltre al sito dell'Idv, ha un suo blog, ed è su Twitter e Facebook con quasi 80 mila fan), ma lo è anche Nichi Vendola decretato da una ricerca il re sul web in questa campagna elettorale. E c'è anche stata la svolta internettiana del presidente Giorgio Napolitano che per l’ultimo messaggio di fine anno ha usato anche Youtube.
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