"Il Pdl ha vinto anche là dove mancava il simbolo e abbiamo ribaltato la maggioranza nella conferenza Stato-Regioni", rivendicheremo la presidenza
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Il premier non appare, ha seguito lo scrutinio da Roma ma non ha voluto approfittare delle telecamere. Ha seguito le fasi cruciali dello spoglio dal suo ufficio a Palazzo Chigi e ha lasciato che fossero i suoi collaboratori ha commentare il risultato delle regionali a cui si vuol dare subito una valenza nazionale.
"Dato che si tratta anche di elezioni di medio termine, se paragonate ad altri Paesi, fanno vedere un grande successo per il governo Berlusconi in questa tornata elettorale".
Così il coordinatore del Pdl, Denis Verdini ha commentato i dati elettorali.
"In queste elezioni ci siamo giocati la sostanza del Pdl, e Berlusconi la sua persona. Il risultato cambia la fisionomia politica del paese consegnandoci un risultato straordinario. Parlando delle alleanze Verdini aggiunge: "Al nord Cota e Zaia è normale che abbiano portato dei benefici alla lista della Lega ma il tutto resta all'interno dell'alleanza, un'alleanza consolidata e solida". Quanto all'Udc il coordinatore del Pdl sottolinea: "i centristi è da un po' di tempo che ci danno del rammarico e in queste elezioni hanno strapazzato il loro elettorato, che e' un elettorato moderato orientato sul centrodestra".
"Nel Lazio abbiamo raggiunto un risultato strepitoso, nonostante mancasse il nostro simbolo.
Siamo stati bravi a trasferire i voti alla lista della Polverini. Questo dimostra che il Pdl c'é"'. Secondo il coordinatore del Pdl, la "mancanza della lista su Roma, equivale a un 3,5% quindi noi superiamo il 30%", ha aggiunto Verdini precisando che "trasferire circa il 27% del voto sulla lista Polverini, al di là dell'intervento di Berlusconi che ha dato il 'là a questa cosa, è stato un altro dato straordinario".
Di più. Un "segnale" importante arriva anche dal fatto che "nella conferenza Stato-Regioni, che è l'organismo non costituzionale più importante nel nostro Paese, abbiamo ribaltato la maggioranza. Adesso - ha osservato - noi siamo in maggioranza all'interno dell'organismo stesso e non mi sembra una cosa da poco sommata al 51%, quindi la maggioranza delle province italiane, e quasi una parità nei comuni capoluogo, nei comuni sopra 15 mila". A chi gli chiede se adesso il centro destra rivendicherà la presidenza dell'organismo Verdini risponde: "Sta nei numeri, mi sembra molto corretto anche perché su queste elezioni regionali si è discusso molto. Si è fatta una campagna elettorale agguerrita e quindi una vittoria corrisponde anche a una presidenza e una maggioranza all'interno".
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Il premier non appare, ha seguito lo scrutinio da Roma ma non ha voluto approfittare delle telecamere. Ha seguito le fasi cruciali dello spoglio dal suo ufficio a Palazzo Chigi e ha lasciato che fossero i suoi collaboratori ha commentare il risultato delle regionali a cui si vuol dare subito una valenza nazionale.
"Dato che si tratta anche di elezioni di medio termine, se paragonate ad altri Paesi, fanno vedere un grande successo per il governo Berlusconi in questa tornata elettorale".
Così il coordinatore del Pdl, Denis Verdini ha commentato i dati elettorali.
"In queste elezioni ci siamo giocati la sostanza del Pdl, e Berlusconi la sua persona. Il risultato cambia la fisionomia politica del paese consegnandoci un risultato straordinario. Parlando delle alleanze Verdini aggiunge: "Al nord Cota e Zaia è normale che abbiano portato dei benefici alla lista della Lega ma il tutto resta all'interno dell'alleanza, un'alleanza consolidata e solida". Quanto all'Udc il coordinatore del Pdl sottolinea: "i centristi è da un po' di tempo che ci danno del rammarico e in queste elezioni hanno strapazzato il loro elettorato, che e' un elettorato moderato orientato sul centrodestra".
"Nel Lazio abbiamo raggiunto un risultato strepitoso, nonostante mancasse il nostro simbolo.
Siamo stati bravi a trasferire i voti alla lista della Polverini. Questo dimostra che il Pdl c'é"'. Secondo il coordinatore del Pdl, la "mancanza della lista su Roma, equivale a un 3,5% quindi noi superiamo il 30%", ha aggiunto Verdini precisando che "trasferire circa il 27% del voto sulla lista Polverini, al di là dell'intervento di Berlusconi che ha dato il 'là a questa cosa, è stato un altro dato straordinario".
Di più. Un "segnale" importante arriva anche dal fatto che "nella conferenza Stato-Regioni, che è l'organismo non costituzionale più importante nel nostro Paese, abbiamo ribaltato la maggioranza. Adesso - ha osservato - noi siamo in maggioranza all'interno dell'organismo stesso e non mi sembra una cosa da poco sommata al 51%, quindi la maggioranza delle province italiane, e quasi una parità nei comuni capoluogo, nei comuni sopra 15 mila". A chi gli chiede se adesso il centro destra rivendicherà la presidenza dell'organismo Verdini risponde: "Sta nei numeri, mi sembra molto corretto anche perché su queste elezioni regionali si è discusso molto. Si è fatta una campagna elettorale agguerrita e quindi una vittoria corrisponde anche a una presidenza e una maggioranza all'interno".