Calderoli brucia le leggi abrogate

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Il ministro della Semplificazione ha dato fuoco, nel cortile di una caserma romana dei Vigili del fuoco, a un enorme muro di scatoloni, costituito da tutte le norme che non fanno più parte dell'ordinamento italiano

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Oltre 375mila tra leggi e regolamenti abrogati sono finiti, il 24 marzo, al rogo. E' quanto materialmente fatto dal ministro della Semplificazione Roberto Calderoli, che con ascia, piccone e fiamma ossidrica alla mano ha dato fuoco a un enorme mucchio di scatoloni, accatastati nel cortile della caserma romana dei Vigili del fuoco alle Capannelle. Il ministro ha rivendicato con forza l'importanza di questo gesto simbolico, dichiarando: "Il taglio di queste norme, realizzato nei primi 22 mesi di legislatura, ha permesso d'arrivare, secondo il governo, a un risparmio di circa 800 milioni di euro l'anno". Se i pompieri sono, alla fine, intervenuti per spegnere le fiamme, restano accese quelle delle polemiche. Paolo Cento della Sel (Sinistra ecologia e Libertà) ha criticato il gesto di Calderoli, affermando: "La carta non si brucia, ma si ricicla. Ormai lo sanno anche i bambini delle elementari".

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