Caserta, voglia di Provincia. Un candidato ogni 100 abitanti

Politica
I candidati del centrosinistra (Giuseppe Stellato) e del centrodestra (Domenico Zinzi)
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In un territorio che conta circa 900 mila residenti saranno in 900, spalmati su 25 liste, a contendersi una preferenza. Ma gli unici con chance di vittoria sono Giuseppe Stellato (centrosinistra) e Domenico Zinzi (centrodestra)

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di Serenella Mattera

Un candidato ogni cento abitanti. Nella provincia di Caserta sarà strenua la lotta per il voto, a giudicare dai numeri. In un territorio che conta circa 900 mila residenti, saranno infatti in 900, spalmati su 25 liste, a contendersi una preferenza. Sette gli aspiranti presidenti. Ma gli unici con chance di vittoria sono Domenico Zinzi, deputato dell’Udc che corre per il centrodestra con il sostegno di 13 liste, e Giuseppe Stellato, consigliere regionale uscente del Pd, appoggiato da sette liste di centrosinistra. In un territorio vessato dalla camorra, dal problema mai risolto dei rifiuti e dalla carenza di lavoro, la non facile sfida di governo presenta fin d’ora un obiettivo comune: risalire la classifica della qualità della vita, che nel 2009 collocava Caserta al non invidiabile 103esimo posto, tra le 107 province d’Italia, in calo di nove posizioni rispetto al 2008.

Non ha di certo aiutato, il fatto di essere in campagna elettorale da ormai un anno. Il 24 marzo del 2009, infatti, il presidente Sandro De Franciscis, eletto nelle file del Pd, decideva di rassegnare le dimissioni «per motivi esclusivamente personali». De Franciscis abbandonava la guida del casertano per occuparsi del Bureau Medical di Lourdes, l’organismo che raccoglie la documentazione medica sulle guarigioni. Una vocazione missionaria, dunque, che ha portato allo scioglimento del consiglio provinciale e a un anno intero di commissariamento, in attesa del voto.
Un anno segnato soprattutto dall’emergenza rifiuti. Problema, raccontano le cronache degli ultimi giorni, lontano dall’essere definitivamente risolto. I cassonetti e le strade hanno infatti ricominciato a straripare di buste di plastica e spazzatura di ogni genere, a causa di una protesta, iniziata la scorsa settimana e tuttora in corso, di 1300 operatori ecologici che sono da due mesi senza stipendio.

E poi c’è la camorra. Da sempre cruccio delle campagne elettorali, per il timore di infiltrazioni. Occhi ben aperti, dunque, da parte della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che ha avviato un’indagine conoscitiva su tutti i candidati campani. All’inizio di marzo, il questore di Caserta ha emesso una diffida nei confronti di un esponente centrista, per presunte relazioni con persone vicine al clan dei casalesi. Immediato l’intervento dell’Udc: “Il candidato Luigi Cassandra – si legge in un comunicato  - con senso di responsabilità si è sospeso dal partito e si è ritirato dalla competizione elettorale. Pur essendo un atto di natura meramente amministrativa e non giudiziaria, non possiamo ignorare la rilevanza politica del provvedimento”.

Altre questioni, squisitamente politiche, hanno invece agitato le acque del centrodestra al momento della scelta del candidato presidente. Il coordinatore regionale del Pdl e sottosegretario Nicola Cosentino è arrivato a presentare le dimissioni, poi ritirate, dal partito e dal governo, quando da Roma è arrivata la notizia dell’alleanza campana Pdl-Udc, che avrebbe comportato la candidatura di Zinzi a Caserta. Una volta risolta questa grana, poi, l’ex ministro Mario Landolfi aveva minacciato di presentare la sua candidatura contro Zinzi, pur di bloccare il «mercato delle vacche» delle liste che andavano proliferando in appoggio al candidato.

L’inizio della campagna elettorale ha messo a tacere ogni dissidio. Il centrodestra si è ritrovato compattato dall’obiettivo di conquistare la quarta provincia campana, dopo le vittorie a Napoli, Salerno e Avellino dello scorso anno (mancherebbe solo Benevento). Ma il centrosinistra assicura che la cosa non è scontata. Pd, Udc, SeL, Api e Verdi si sono compattati senza grossi dissidi attorno a Stellato. Solo la Federazione della sinistra (Prc-Pdci) appoggia un candidato diverso: Antonio Dell’Aquila. Mentre gli altri aspiranti presidenti sono Giuseppe Vozza, di Speranza provinciale, Pasquale Merola, del Movimento della libertà-Liberal democratici, Salvatore Cervo, di Stop camorra, e l’immancabile Giuseppe Cirillo, che alle scorse provinciali si era presentato con la lista Preservativi gratis e questa volta è alla guida del Partito impotenti esistenziali.

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