Il leader dell'Idv: "Anche noi abbiamo avuto 2 o 3 liste escluse in queste elezioni. Siccome nel Lazio è toccato al Pdl succede che lì deve valere la legge del Marchese del Grillo: io sono io e voi non siete nessuno e faccio quello che mi pare"
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"Si fa la competizione elettorale normalmente e la prossima volta ci si rende conto che le regole vanno rispettate, perché altrimenti ogni volta che uno passa con il rosso, dice 'io sto al governo non era rosso ma verde'". Lo ha detto il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, a margine di un'iniziativa elettorale a Venaria Reale (Torino), commentando lo stop del Consiglio di Stato alla riammissione della lista Pdl del Lazio.
"Nel Lazio è successo quello che succede in tutte le competizioni elettorali e in tutte le regioni - ha detto Di Pietro - anche l'Italia dei Valori ha avuto due o tre liste escluse in questa competizione elettorale. Siccome nel Lazio è toccato al Pdl, succede che lì deve valere la legge del Marchese del Grillo: 'io sono io e voi non siete nessuno e faccio quello che mi pare e piace' e mi faccio una legge a uso e consumo mio". Secondo Di Pietro "si è dimostrato che quel decreto legge è stato inutile, dannoso e intempestivo".
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