Regionali, Tar: riammessa la lista di Roberto Formigoni

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Il tribunale amministrativo della Lombardia ha accolto la richiesta di sospensiva del provvedimento della Corte d'Appello di Milano. Formigoni: "Abbiamo dimostrato di avere ragione. La decisione prescinde dal decreto di ieri, ce l'abbiamo fatta da soli"

Il Tar della Lombardia ha accolto oggi la richiesta di sospensiva del provvedimento di esclusione del listino "Per la Lombardia" legato al presidente della Regione Roberto Formigoni, ammettendo la lista alla corsa per le regionali previste per il prossimo 28 e 29 marzo. La camera di consiglio straordinaria si è riunita stamani alle 9:30, dopo la presentazione di due ricorsi contro l'esclusione della lista dalla corsa elettorale. Il listino era stato bocciato nei giorni scorsi dalla corte d'appello di Milano a causa di irregolarità nella raccolta delle firme.

Ieri sera il Consiglio dei ministri ha varato un decreto "interpretativo", firmato dal Quirinale, che consente ai tribunali amministrativi di interpretare il regolamento in modo meno rigido e superare l'impasse per il Pdl a poche settimane dal voto. L'opposizione ha criticato il provvedimento "salva-liste", annunciando una manifestazione nazionale sabato prossimo a Roma. Si riunirà invece lunedì prossimo il Tar del Lazio per esaminare il ricorso presentato dalla lista Pdl della provincia di Roma della candidata Renata Polverini perché presentata oltre la scadenza ufficiale.

"Abbiamo dimostrato di avere perfettamente ragione". E' questo il primo commento di Roberto Formigoni alla notizia che il Tar della Lombardia ha riammesso il suo 'listino' alle elezioni regionali. "Il Tar - aggiunge - ha riconosciuto che l'ufficio elettorale della Corte d'Appello dopo aver accettato la nostra lista non aveva più alcun potere di intervento. E' quanto ho sostenuto in tutti questi giorni.
Il Tar ha riconosciuto che la nostra lista è sempre stata in corsa e non era fondata l'esclusione. Sottolineo che la decisione del Tar prescinde dalla presa in considerazione del decreto legge di ieri. Noi ce l'abbiamo fatta da soli, con la piena legittimità di tutti i nostri comportamenti. Non abbiamo avuto bisogno di alcun aiuto. Sottolineo - conclude - che le nostre liste non sono state riammesse, sono sempre state in corsa, sono sempre state legittime. Il Tar si è limitato a ricostituire il diritto".

"Non discuto le sentenze dei giudici ma mi appello al buon senso dei telespettatori. Se fosse stato inutile Berlusconi non avrebbe litigato con il Quirinale e poi non avrebbe fatto tutto di corsa per un decreto inutile. E infatti la motivazione addotta dal Tar è una delle cose che contiene il decreto salva Formigoni" è il commento del candidato del centrosinistra alla Regione Lombardia Filippo Penati.

Caos liste e decreto, le reazioni politiche:




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