Regionali, Formigoni: gravi irregolarità da Corte d’Appello

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Il presidente della Lombardia, la cui lista è stata esclusa dalla tornata elettorale, annuncia denunce contro ignoti. E attacca: “Penati non ha le firme necessarie”. E sul possibile decreto legge del governo: “Non abbiamo bisogno di nulla”

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“La situazione si è ribaltata. Il mio listino è perfettamente legittimo e ha tutte le firme, la lista di Penati invece non ha le firme necessarie”. Lo ha detto a SKY TG24 il governatore uscente alla Lombardia Roberto Formigoni. “Questa è la dimostrazione che chi governa da 15 anni la Lombardia fa le cose in maniera giusta. I cittadini lombardi possono essere fiduciosi in quello che facciamo. Alcune opposizioni che tanto hanno fatto contro di noi in questi giorni stanno dimostrando di aver compiuto irregolarità. Auspico che tutti partecipino alle regionali, ma loro facciano un esame di coscienza e riconoscano il mea culpa”.

Il presidente della Lombardia ha quindi spiegato che con i legali "stiamo valutando le denunce da presentare alla procura della repubblica. Per ora abbiamo riscontrato violazioni di legge indiscutibili ma per ora possiamo dire che interverremo contro ignoti". "Ciò che è certo - ha proseguito - è che siamo di fronte a una manovra organizzata e ordita da più soggetti per recare nocumento al centrodestra della Lombardia". E ancora: "Non si può scippare la democrazia in questo modo. Le intrusioni riscontrate alle nostre liste non ci sono state per le altre. La legge è uguale per tutti e noi siamo garanti della legalità, non come queste opposizioni che si preparavano impunemente a trarre vantaggio da una nostra esclusione".

Quanto all’ipotesi di un provvedimento da parte del governo riguardo alle elezioni, afferma: "Noi qui in Lombardia non abbiamo bisogno di nulla". E ancora: "Se il Consiglio dei Ministri farà le sue valutazioni se le più alte cariche dello Stato faranno valutazioni noi non possiamo che guardare con rispetto alle loro decisioni" ha spiegato riferendosi anche all'incontro previsto fra il premier Berlusconi e il presidente Napolitano.

Pronta le replica del candidato del Pd Filippo Penati che rispedisce al mittente le accuse di irregolarità. "Abbiamo dimostrato alla Corte d'Appello la regolarità delle firme del mio listino - spiega il candidato del Pd, Filippo Penati – se Formigoni è di diversa opinione rispetto al giudizio della Corte d'Appello, faccia valere quello che ritiene un suo diritto nelle sedi opportune". Penati ricorda che il Pd non ha "nessuna responsabilità rispetto alla situazione che si è creata. Voglio ricordare a tutti - aggiunge - che io non ho fatto nessun ricorso, anzi, mi sono difeso dal ricorso dei Radicali"

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