Regionali, Di Pietro su Facebook: "Su De Luca ditemi voi"
PoliticaDopo le critiche ricevute per l'appoggio a Vincenzo De Luca, indagato e candidato del Pd alla presidenza della Campania, l'ex pm ha chiesto un parere ai suoi elettori sul web. I commenti sono stati quasi tutti negativi. Cosa farà adesso l'ex pm?
di Filippo Maria Battaglia
“Non posso votarlo perché conosco il candidato proposto, e non riesco ad andare a votare con il naso tappato”. E ancora: “Spiacente, Tonino ma questa proprio non riesco a berla. Da tanti, troppi anni sentiamo la stessa canzone, emergenza, emergenza! Troppi inciuci sono stati fatti all'ombra del "sennò vince Berlusconi’”.
Antonio Di Pietro può dirsi soddisfatto: il 18 febbraio, sul quotidiano Il fatto diretto da Antonio Padellaro, aveva chiesto una partecipazione di massa sulla controversa scelta di appoggiare Vincenzo De Luca, indagato e candidato del Pd alla presidenza della regione Campania. Tanto che al giornalista Luca Telese, che lo intervistava, aveva detto spudoratamente: “Senta, io non ho bisogno di un intervistatore, ma di un notaio”. E, dopo aver raccontato la decisione – ratificata per acclamazione all’ultimo congresso Idv – di appoggiare il candidato del centrosinistra, aveva raccontato la gestazione di quella scelta: “Nei giorni del congresso avevo detto che non ci dormivo sopra la notte. Ora ci passo anche tutto il giorno. Passo il 90 per cento del mio tempo a discutere di questo, è diventata la scelta più drammatica della mia vita”.
Di qui, l’invito al popolo del web: “Mi confesso con lei. Poi metto quello che esce fuori su una pagina di Facebook. Poi chiedo alla gente di leggere, di dormirci su, e poi di scrivermi”. Detto, fatto: l’intervista è apparsa sul blog del presidente dell’Idv e sulla sua pagina del social-network. E nonostante l’appassionata arringa di Di Pietro (“De Luca mi ha promesso di rinunciare alla prescrizione”), gli oltre cinquecento commenti non si sono distinti poi tanto dal tenore dalle reazioni registrate a caldo dopo il congresso.
Perché, se su Facebook i commenti inclinano al no alla decisione di Di Pietro ma lasciano anche il varco a qualche commento accomodante, sul blog del leader dell’Idv le reazioni sono molto più dure e sembrano quasi tutte ispirate ad un rifiuto categorico. “Perché continua a dire che non ci sono alternative?” gli chiede Roberto, “Se sosteniamo i condannati non si fa un’alternativa… si diventa come gli altri” lo incalza Giovanni. “Ascoltate De Magistris” scrive Stefano, alludendo all’opposizione che l’ex pm dell’inchiesta "Why Not" ha portato avanti insieme a Sonia Alfano e ad alcuni giornalisti come Marco Travaglio.
Se Di Pietro, voleva una risposta dagli elettori, non si può dire che non l’abbia avuta. pochi dubbi, sul tenore del responso. Ora, resta solo da vedere se il leader dell’Idv deciderà di assecondare gli umori della rete, sconfessando di fatto le decisioni dell’ultimo congresso, o tirerà dritto appoggiando De Luca alla corsa per la presidenza campana.
“Non posso votarlo perché conosco il candidato proposto, e non riesco ad andare a votare con il naso tappato”. E ancora: “Spiacente, Tonino ma questa proprio non riesco a berla. Da tanti, troppi anni sentiamo la stessa canzone, emergenza, emergenza! Troppi inciuci sono stati fatti all'ombra del "sennò vince Berlusconi’”.
Antonio Di Pietro può dirsi soddisfatto: il 18 febbraio, sul quotidiano Il fatto diretto da Antonio Padellaro, aveva chiesto una partecipazione di massa sulla controversa scelta di appoggiare Vincenzo De Luca, indagato e candidato del Pd alla presidenza della regione Campania. Tanto che al giornalista Luca Telese, che lo intervistava, aveva detto spudoratamente: “Senta, io non ho bisogno di un intervistatore, ma di un notaio”. E, dopo aver raccontato la decisione – ratificata per acclamazione all’ultimo congresso Idv – di appoggiare il candidato del centrosinistra, aveva raccontato la gestazione di quella scelta: “Nei giorni del congresso avevo detto che non ci dormivo sopra la notte. Ora ci passo anche tutto il giorno. Passo il 90 per cento del mio tempo a discutere di questo, è diventata la scelta più drammatica della mia vita”.
Di qui, l’invito al popolo del web: “Mi confesso con lei. Poi metto quello che esce fuori su una pagina di Facebook. Poi chiedo alla gente di leggere, di dormirci su, e poi di scrivermi”. Detto, fatto: l’intervista è apparsa sul blog del presidente dell’Idv e sulla sua pagina del social-network. E nonostante l’appassionata arringa di Di Pietro (“De Luca mi ha promesso di rinunciare alla prescrizione”), gli oltre cinquecento commenti non si sono distinti poi tanto dal tenore dalle reazioni registrate a caldo dopo il congresso.
Perché, se su Facebook i commenti inclinano al no alla decisione di Di Pietro ma lasciano anche il varco a qualche commento accomodante, sul blog del leader dell’Idv le reazioni sono molto più dure e sembrano quasi tutte ispirate ad un rifiuto categorico. “Perché continua a dire che non ci sono alternative?” gli chiede Roberto, “Se sosteniamo i condannati non si fa un’alternativa… si diventa come gli altri” lo incalza Giovanni. “Ascoltate De Magistris” scrive Stefano, alludendo all’opposizione che l’ex pm dell’inchiesta "Why Not" ha portato avanti insieme a Sonia Alfano e ad alcuni giornalisti come Marco Travaglio.
Se Di Pietro, voleva una risposta dagli elettori, non si può dire che non l’abbia avuta. pochi dubbi, sul tenore del responso. Ora, resta solo da vedere se il leader dell’Idv deciderà di assecondare gli umori della rete, sconfessando di fatto le decisioni dell’ultimo congresso, o tirerà dritto appoggiando De Luca alla corsa per la presidenza campana.