Regionali, si vota anche su Facebook
PoliticaLa Seolab ha creato una applicazione che per testare l’indice di gradimento dei candidati alle regionali utilizza come unico parametro il più noto social-network. Tra i politici più popolari, Nichi Vendola, Roberto Formigoni ed Emma Bonino
di Filippo Maria Battaglia
E se Facebook votasse alle prossime elezioni regionali?
La domanda non è poi così velleitaria.
Da tempo, infatti, il social-network è diventato uno dei più straordinari aggregatori politici. L’exploit di Obama alle ultime presidenziali americane ne è una prova, che in Italia non è rimasta isolata. Beppe Grillo, Antonio Di Pietro e Roberto Formigoni (solo per citare i tre più attivi nella rete) hanno utilizzato a piene mani Facebook & Co. per lanciare le proprie campagne elettorali, senza dimenticare i movimenti (su tutti, quello del popolo viola) che proprio grazie al più noto dei social-network sono riusciti a trasformare alcune manifestazioni da virtuali a reali (il "No B-day" è forse l'esempio più clamoroso).
Una potenzialità, questa, che non è sfuggita ad analisti e sondaggisti. Così, a poco più di un mese dalle elezioni regionali, la Seolab, una società di marketing e social media, ha pensato di testare l’indice di gradimento dei principali candidati governatore senza più ricorrere alle solite telefonate, ma prendendo come unico campione uno dei maggiori social-network.
Collegandosi al sito regionalisufacebook.it, e selezionando una delle tredici coppie dei candidati che si fronteggeranno alle prossime elezioni del 28 e 29 marzo, si può scoprire in tempo reale chi è il favorito, almeno dal punto di vista della comunicazione in rete.
Attenzione, però: “le misurazioni – spiegano da Seolab – sono tipo quantitativo e non qualitativo. L’applicazione considera infatti quante volte viene ricercato un determinato nome sul motore di ricerca di Facebook e quanti fan sono iscritti ai gruppi dei principali candidati”. Nessun misuramento scientifico simile a quello dei sondaggi dunque, ma al contrario un complesso conteggio aritmetico.
Tra i più forti, Nichi Vendola, Roberto Formigoni ed Emma Bonino. Adesso resta solo da vedere se, da qui al 28 marzo, le “amicizie” contratte in rete si trasformeranno in preziose preferenze.
E se Facebook votasse alle prossime elezioni regionali?
La domanda non è poi così velleitaria.
Da tempo, infatti, il social-network è diventato uno dei più straordinari aggregatori politici. L’exploit di Obama alle ultime presidenziali americane ne è una prova, che in Italia non è rimasta isolata. Beppe Grillo, Antonio Di Pietro e Roberto Formigoni (solo per citare i tre più attivi nella rete) hanno utilizzato a piene mani Facebook & Co. per lanciare le proprie campagne elettorali, senza dimenticare i movimenti (su tutti, quello del popolo viola) che proprio grazie al più noto dei social-network sono riusciti a trasformare alcune manifestazioni da virtuali a reali (il "No B-day" è forse l'esempio più clamoroso).
Una potenzialità, questa, che non è sfuggita ad analisti e sondaggisti. Così, a poco più di un mese dalle elezioni regionali, la Seolab, una società di marketing e social media, ha pensato di testare l’indice di gradimento dei principali candidati governatore senza più ricorrere alle solite telefonate, ma prendendo come unico campione uno dei maggiori social-network.
Collegandosi al sito regionalisufacebook.it, e selezionando una delle tredici coppie dei candidati che si fronteggeranno alle prossime elezioni del 28 e 29 marzo, si può scoprire in tempo reale chi è il favorito, almeno dal punto di vista della comunicazione in rete.
Attenzione, però: “le misurazioni – spiegano da Seolab – sono tipo quantitativo e non qualitativo. L’applicazione considera infatti quante volte viene ricercato un determinato nome sul motore di ricerca di Facebook e quanti fan sono iscritti ai gruppi dei principali candidati”. Nessun misuramento scientifico simile a quello dei sondaggi dunque, ma al contrario un complesso conteggio aritmetico.
Tra i più forti, Nichi Vendola, Roberto Formigoni ed Emma Bonino. Adesso resta solo da vedere se, da qui al 28 marzo, le “amicizie” contratte in rete si trasformeranno in preziose preferenze.