In una cena nella sua residenza romana con alcuni senatori, il Cavaliere avrebbe anche detto: "Letta al Quirinale, se lo merita". E sulla par condicio: "Va subito modificata perché non è giusto che un partitino possa diventare un partitone"
"Mi dicono che non devo andare in giro, che non devo fare campagna elettorale, che c'è ancora chi mi aspetta all'angolo per farmi fuori...". Silvio Berlusconi torna a manifestare timori sulla sua sicurezza. O almeno lo avrebbe fatto ieri durante una serata passata in compagnia di un gruppo di senatori.
Il discorso, riportano le agenzie di stampa, è partito da lontano: "Già nel '94 - ha argomentato - hanno cercato di farmi fuori con le indagini giudizarie, con gli avvisi di garanzia. Poi hanno cercato di
rovinare le aziende della mia famiglia, ma anche in questo non ci sono riusciti. Ed allora cercano di farmi fuori fisicamente... Non è cambiato nulla".
Il premier avrebbe poi aggiunto: "La presidenza della Repubblica è un posto per chi ha dato tanto, è un posto per Letta". Un appoggio importante in un momento piuttosto burrascoso per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio coinvolto nella vicenda delle inchieste sul G8 e nella pubblica difesa di Guido Bertolaso.
Altro tema toccato dal premier durante la cena è stato il ddl intercettazioni. Da quanto riferito, Berlusconi si sarebbe sfogato: “E’ un’indecenza”, riferito alle tante pubblicazioni di questi giorni delle intercettazioni telefoniche sul caso Protezione civile. “E' una indecenza - avrebbe insistito il premier, spiegando che certe frasi, estrapolate dal contesto e scritte senza che si capisca il tono con cui sono state pronunciate "danno un'idea completamente diversa" dall'intenzione originale.
Per questo il presidente del Consiglio avrebbe ribadito la sua intenzione di dare un'accelerata al ddl sulle intercettazioni che si era arenato al Senato, pur senza fissare una tempistica, ma anche di portare avanti una più complessiva riforma della giustizia.
Berlusconi sarebbe poi tornato a parlare di giustizia. Il Cavaliere, riferiscono alcuni partecipanti, avrebbe detto di essere stanco delle aggressioni di alcune toghe che passano il tempo a perseguitarlo e a cercare di distruggerlo. Da qui, l'invito a impegnarsi per una seria riforma della magistratura e della giustizia.
In particolare, riferiscono le stesse fonti, il presidente del Consiglio se la sarebbe presa con alcuni membri togati del Csm che a suo avviso premiano proprio quelli che lo perseguitano.
Poi, Berlusconi sarebbe di nuovo tornato sulla vicenda del Lodo Mondadori lamentandosi di una sentenza che lo costringe a dare circa 750 milioni di euro a quello che avrebbe definito il signor tessera numero 1 del Pd, vale a dire l'ingegner Carlo De Benedetti.
Il premier sarebbe anche tornato sul tema della par condicio. Una legge "da modificare subito". "Non è giusto - ha spiegato ieri sera ad una cena con alcuni senatori - che un partitino possa diventare un partitone...". Il Cavaliere, racconta chi ha partecipato alla serata, ha spiegato che "Casini e Di Pietro vano molto bene perché sono sempre loro a parlare" in tv mentre nel Pd e nel Pdl "si alternano più di
dieci persone diverse e il pubblico da casa non ricorda più nomi e facce. Non è concepibile andare avanti così", ha continuato aggiungendo che nei sondaggi il Pdl oscilla tra il 39 e il 41%.
Più prudente sulle prossime regionali pur continuando a dirsi fiducioso in una piena vittoria del Pdl. “Bisogna continuare a essere garantisti – avrebbe ammonito il premier - ma stando attenti a candidare persone che non offrano ai nostri avversari motivi per attaccarci". Insomma: massima attenzione nella compilazione delle liste elettorali. Sullo stesso tema Berlusconi si è appunto rammaricato di non poter far campagna elettorale "in mezzo alla gente". "Sarà difficile andare in piazza - avrebbe detto - perché la polizia mi dice che è sempre più pericoloso".
Berlusconi sarebbe poi tornato a lamentarsi della politica dei due forni dell'Udc. "Fosse stato per me - avrebbe dichiarato - ne avremmo fatto a meno dappertutto, ma abbiamo lasciato che le scelte venissero fatte a livello locale".
Il premier a tutto campo avrebbe animato la serata anche con canzoni napoletane e francesi, accompagnato dal suo “menestrello” favorito, Mariano Apicella. Scherzando anche sul suo nuovo status di single: “Sono diventato un buon partito. Ma ormai ho poco tempo per le donne, mi dedico ai miei figli e nipoti”. Il Cavaliere avrebbe congedato i suoi ospiti scherzando anche sul suo futuro. "Sono stato così bene con voi che quando sarò anziano mi farò fare senatore a vita".
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rovinare le aziende della mia famiglia, ma anche in questo non ci sono riusciti. Ed allora cercano di farmi fuori fisicamente... Non è cambiato nulla".
Il premier avrebbe poi aggiunto: "La presidenza della Repubblica è un posto per chi ha dato tanto, è un posto per Letta". Un appoggio importante in un momento piuttosto burrascoso per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio coinvolto nella vicenda delle inchieste sul G8 e nella pubblica difesa di Guido Bertolaso.
Altro tema toccato dal premier durante la cena è stato il ddl intercettazioni. Da quanto riferito, Berlusconi si sarebbe sfogato: “E’ un’indecenza”, riferito alle tante pubblicazioni di questi giorni delle intercettazioni telefoniche sul caso Protezione civile. “E' una indecenza - avrebbe insistito il premier, spiegando che certe frasi, estrapolate dal contesto e scritte senza che si capisca il tono con cui sono state pronunciate "danno un'idea completamente diversa" dall'intenzione originale.
Per questo il presidente del Consiglio avrebbe ribadito la sua intenzione di dare un'accelerata al ddl sulle intercettazioni che si era arenato al Senato, pur senza fissare una tempistica, ma anche di portare avanti una più complessiva riforma della giustizia.
Berlusconi sarebbe poi tornato a parlare di giustizia. Il Cavaliere, riferiscono alcuni partecipanti, avrebbe detto di essere stanco delle aggressioni di alcune toghe che passano il tempo a perseguitarlo e a cercare di distruggerlo. Da qui, l'invito a impegnarsi per una seria riforma della magistratura e della giustizia.
In particolare, riferiscono le stesse fonti, il presidente del Consiglio se la sarebbe presa con alcuni membri togati del Csm che a suo avviso premiano proprio quelli che lo perseguitano.
Poi, Berlusconi sarebbe di nuovo tornato sulla vicenda del Lodo Mondadori lamentandosi di una sentenza che lo costringe a dare circa 750 milioni di euro a quello che avrebbe definito il signor tessera numero 1 del Pd, vale a dire l'ingegner Carlo De Benedetti.
Il premier sarebbe anche tornato sul tema della par condicio. Una legge "da modificare subito". "Non è giusto - ha spiegato ieri sera ad una cena con alcuni senatori - che un partitino possa diventare un partitone...". Il Cavaliere, racconta chi ha partecipato alla serata, ha spiegato che "Casini e Di Pietro vano molto bene perché sono sempre loro a parlare" in tv mentre nel Pd e nel Pdl "si alternano più di
dieci persone diverse e il pubblico da casa non ricorda più nomi e facce. Non è concepibile andare avanti così", ha continuato aggiungendo che nei sondaggi il Pdl oscilla tra il 39 e il 41%.
Più prudente sulle prossime regionali pur continuando a dirsi fiducioso in una piena vittoria del Pdl. “Bisogna continuare a essere garantisti – avrebbe ammonito il premier - ma stando attenti a candidare persone che non offrano ai nostri avversari motivi per attaccarci". Insomma: massima attenzione nella compilazione delle liste elettorali. Sullo stesso tema Berlusconi si è appunto rammaricato di non poter far campagna elettorale "in mezzo alla gente". "Sarà difficile andare in piazza - avrebbe detto - perché la polizia mi dice che è sempre più pericoloso".
Berlusconi sarebbe poi tornato a lamentarsi della politica dei due forni dell'Udc. "Fosse stato per me - avrebbe dichiarato - ne avremmo fatto a meno dappertutto, ma abbiamo lasciato che le scelte venissero fatte a livello locale".
Il premier a tutto campo avrebbe animato la serata anche con canzoni napoletane e francesi, accompagnato dal suo “menestrello” favorito, Mariano Apicella. Scherzando anche sul suo nuovo status di single: “Sono diventato un buon partito. Ma ormai ho poco tempo per le donne, mi dedico ai miei figli e nipoti”. Il Cavaliere avrebbe congedato i suoi ospiti scherzando anche sul suo futuro. "Sono stato così bene con voi che quando sarò anziano mi farò fare senatore a vita".
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