Bertolaso: "Se Berlusconi me lo chiede, faccio le valigie"
PoliticaIl capo della Protezione civile torna a parlare dopo la bufera nata dall'inchiesta sugli appalti per il G8 alla Maddalena: "Non permetterò a nessuno di trascinare me e altri nel fango. Sono rimasto deluso dalla richiesta di dimissioni di Bersani"
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Le dimissioni sono "sul tavolo del presidente Berlusconi. Gli ho detto, presidente quando vuole, lei mi chiama e faccio le valigie in un minuto". Così in un'intervista al "Sole 24 Ore" il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, che in un colloquio anche con il "Giornale" punta il dito contro "il tritacarne" che si è messo in moto attorno all'inchiesta che lo coinvolge, ma, dice, "non permetterò a nessuno di trascinare nel fango me e con me le migliaia di uomini e donne della Protezione Civile".
"Contro di me non c'è nulla - afferma - nessuna prova, solo illazioni. Posso dimostrare anche ora, carte alla mano, che sono sempre stato corretto". "I successi che abbiamo avuto in questi anni - aggiunge - devono aver creato non poche invidie e gelosie. Quando qualche mese fa avevo pensato di lasciare, il motivo era anche questo".
Invece domani tornerà al lavoro "per salvare con una ordinanza 2.300 posti di lavoro in Toscana". E al suo posto è rimasto perché "Berlusconi e Letta mi hanno sempre confermato la loro piena fiducia". Anche se pensa che "molti abbiano stappato champagne" anche nella maggioranza.
Bertolaso si dice "impressionato e addolorato" dalla richiesta di dimissioni arrivata dal leader del Pd, Pierluigi Bersani , che "probabilmente deve pagare una sorta di dazio per avere alle prossime regionali una coalizione più ampia del suo partito". Anche percheé "moltissimi parlamentari del Pd" gli hanno mandato messaggi di solidarietà.
Quanto alle polemiche sui poteri della Protezione civile, per Bertolaso "è pura demagogia" pensare che si debba occupare solo delle emergenze: "In un Paese come il nostro dove non ci sono regole funzionanti e procedure arrugginite, alla fine tutti chiamano noi, da destra a sinistra". Senza la Protezione civile "non ci sarebbero l'Expo e il passante di Mestre". E la Protezione civile Spa doveva servire proprio a "stare tranquilli" e ad "affidarle i lavori che oggi siamo costretti a dare all'esterno", oltre a "regolarizzare" chi ha lavorato nel dipartimento.
Il servizio di SKY Tg24:
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Le dimissioni sono "sul tavolo del presidente Berlusconi. Gli ho detto, presidente quando vuole, lei mi chiama e faccio le valigie in un minuto". Così in un'intervista al "Sole 24 Ore" il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, che in un colloquio anche con il "Giornale" punta il dito contro "il tritacarne" che si è messo in moto attorno all'inchiesta che lo coinvolge, ma, dice, "non permetterò a nessuno di trascinare nel fango me e con me le migliaia di uomini e donne della Protezione Civile".
"Contro di me non c'è nulla - afferma - nessuna prova, solo illazioni. Posso dimostrare anche ora, carte alla mano, che sono sempre stato corretto". "I successi che abbiamo avuto in questi anni - aggiunge - devono aver creato non poche invidie e gelosie. Quando qualche mese fa avevo pensato di lasciare, il motivo era anche questo".
Invece domani tornerà al lavoro "per salvare con una ordinanza 2.300 posti di lavoro in Toscana". E al suo posto è rimasto perché "Berlusconi e Letta mi hanno sempre confermato la loro piena fiducia". Anche se pensa che "molti abbiano stappato champagne" anche nella maggioranza.
Bertolaso si dice "impressionato e addolorato" dalla richiesta di dimissioni arrivata dal leader del Pd, Pierluigi Bersani , che "probabilmente deve pagare una sorta di dazio per avere alle prossime regionali una coalizione più ampia del suo partito". Anche percheé "moltissimi parlamentari del Pd" gli hanno mandato messaggi di solidarietà.
Quanto alle polemiche sui poteri della Protezione civile, per Bertolaso "è pura demagogia" pensare che si debba occupare solo delle emergenze: "In un Paese come il nostro dove non ci sono regole funzionanti e procedure arrugginite, alla fine tutti chiamano noi, da destra a sinistra". Senza la Protezione civile "non ci sarebbero l'Expo e il passante di Mestre". E la Protezione civile Spa doveva servire proprio a "stare tranquilli" e ad "affidarle i lavori che oggi siamo costretti a dare all'esterno", oltre a "regolarizzare" chi ha lavorato nel dipartimento.
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