Il presidente del Consiglio da Bruxelles difende il numero uno della Protezione civile indagato nell'ambito dell'inchiesta sul G8 a la Maddalena. Pd e Idv chiedono le sue dimissioni
BERTOLASO, L'EROE DEI DUE MONDI: LA FOTOSTORY
G8 ALLA MADDALENA, UN'OCCASIONE PERSA: LE FOTO
"I pm si vergognino e Bertolaso non si tocca". E ancora: "Le persone di buon senso la pensano come me e di questa cosa ne sono convinto". E' lo sfogo del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sulla bufera che ha investito il sottosegretario Guido Bertolaso. Il tutto non senza un nuovo duro attacco ai magistrati. "Si vergognino, si vergognino" scandisce Berlusconi. "Una persona come Bertolaso che ha fatto così bene per l'Italia e per gli italiani - ha detto - non può essere accusata in questo modo".
"Siamo in presenza di un imbarbarimento della vita civile difficile da sopportare" continua. E chi chiede le dimissioni del numero uno della protezione civile lo fa "per invidia". Parlare di dimissioni, ha aggiunto Berlusconi, "è uno sport che mi trova contrario. Sono persone che più volte ricorrono a questi atti per invidia, invece ora bisogna resistere ancora con più forza".
E' "tutto falso, come al solito". Non ha dubbi il presidente del Consiglio che a proposito dell'intercettazione in cui si parla di favori sessuali per il capo della Protezione civile afferma:"Ho parlato con Bertolaso, so che aveva mal di schiena e andava da una fisioterapista, una signora di mezza età che, tra l'altro, oggi è in ospedale per farsi operare per un problema alla spina dorsale".
Dichiarazione questa che precede di qualche minuto quella rilasciata da Bertolaso che, parlando per la prima volta dopo il raggiungimento dell'avviso di garanzia ha affermato: "Accusa infamante, io non c'entro".
"Quindi - dice da Bruxelles il presidente del Consiglio - tutte queste cose qui sono assolutamente non accertate, non vere e infondate". E ribadisce: Bertolaso "non si tocca", i pm si vergognino".
Quello di Silvio Berlusconi è uno sfogo verso "l'azione persecutoria" dei pm ai danni di Guido Bertolaso. Il premier parte da un ragionamento: "Se una persona opera bene al 100% e poi c'è l'1% discutibile, quell'1% deve essere messo da parte. Mi sembra - aggiunge il premier - una cosa di buon senso che è difficile non capire".
Il presidente del Consiglio spiega ai cronisti di riferirsi "al fatto che ci può essere qualche irregolarità da parte di chi opera bene, ed è anche giusto. Non lo dico di Bertolaso - chiarisce il presidente del Consiglio - ma se uno mette il telefono sotto controllo per due anni si alzi in piedi chi pensa che non possa uscire qualcosa di scandaloso". Berlusconi, comunque, osserva che "non si tratta di reati ma di qualcosa inerente alla sfera privata".
E a chi gli chiede se dopo l'inchiesta che ha coinvolto Guido Bertolaso si andrà avanti in Parlamento con il provvedimento cosiddetto Protezione Civile Spa, risponde: "Andremo avanti su tutto".
Berlusconi scende dunque di nuovo in campo in difesa di Bertolaso, dopo aver respinto ieri le sue dimissioni. Ma l’opposizione non la pensa allo stesso modo. “Bertolaso dimettiti altrimenti ti sfiduciamo noi” è la richiesta avanzata dall’Italia dei valori attraverso il blog del suo leader Antonio Di Pietro. Il segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani si dice d’accordo con Franceschini “che lascia la decisione alla sensibilità di Bertolaso”. E aggiunge: "La magistratura deve fare il suo mestiere e lo farà. Però per la politica c'è un altro problema: il G8 è un’emergenza? I mondiali di nuoto sono una emergenza? Se tutto diventa un’emergenza vengono meno i meccanismi normali di trasparenza. La risposta a queste domande è 'no'; dobbiamo tornare alla normalità, e questo è' un problema che riguarda la politica".
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"I pm si vergognino e Bertolaso non si tocca". E ancora: "Le persone di buon senso la pensano come me e di questa cosa ne sono convinto". E' lo sfogo del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sulla bufera che ha investito il sottosegretario Guido Bertolaso. Il tutto non senza un nuovo duro attacco ai magistrati. "Si vergognino, si vergognino" scandisce Berlusconi. "Una persona come Bertolaso che ha fatto così bene per l'Italia e per gli italiani - ha detto - non può essere accusata in questo modo".
"Siamo in presenza di un imbarbarimento della vita civile difficile da sopportare" continua. E chi chiede le dimissioni del numero uno della protezione civile lo fa "per invidia". Parlare di dimissioni, ha aggiunto Berlusconi, "è uno sport che mi trova contrario. Sono persone che più volte ricorrono a questi atti per invidia, invece ora bisogna resistere ancora con più forza".
E' "tutto falso, come al solito". Non ha dubbi il presidente del Consiglio che a proposito dell'intercettazione in cui si parla di favori sessuali per il capo della Protezione civile afferma:"Ho parlato con Bertolaso, so che aveva mal di schiena e andava da una fisioterapista, una signora di mezza età che, tra l'altro, oggi è in ospedale per farsi operare per un problema alla spina dorsale".
Dichiarazione questa che precede di qualche minuto quella rilasciata da Bertolaso che, parlando per la prima volta dopo il raggiungimento dell'avviso di garanzia ha affermato: "Accusa infamante, io non c'entro".
"Quindi - dice da Bruxelles il presidente del Consiglio - tutte queste cose qui sono assolutamente non accertate, non vere e infondate". E ribadisce: Bertolaso "non si tocca", i pm si vergognino".
Quello di Silvio Berlusconi è uno sfogo verso "l'azione persecutoria" dei pm ai danni di Guido Bertolaso. Il premier parte da un ragionamento: "Se una persona opera bene al 100% e poi c'è l'1% discutibile, quell'1% deve essere messo da parte. Mi sembra - aggiunge il premier - una cosa di buon senso che è difficile non capire".
Il presidente del Consiglio spiega ai cronisti di riferirsi "al fatto che ci può essere qualche irregolarità da parte di chi opera bene, ed è anche giusto. Non lo dico di Bertolaso - chiarisce il presidente del Consiglio - ma se uno mette il telefono sotto controllo per due anni si alzi in piedi chi pensa che non possa uscire qualcosa di scandaloso". Berlusconi, comunque, osserva che "non si tratta di reati ma di qualcosa inerente alla sfera privata".
E a chi gli chiede se dopo l'inchiesta che ha coinvolto Guido Bertolaso si andrà avanti in Parlamento con il provvedimento cosiddetto Protezione Civile Spa, risponde: "Andremo avanti su tutto".
Berlusconi scende dunque di nuovo in campo in difesa di Bertolaso, dopo aver respinto ieri le sue dimissioni. Ma l’opposizione non la pensa allo stesso modo. “Bertolaso dimettiti altrimenti ti sfiduciamo noi” è la richiesta avanzata dall’Italia dei valori attraverso il blog del suo leader Antonio Di Pietro. Il segretario del Partito democratico Pier Luigi Bersani si dice d’accordo con Franceschini “che lascia la decisione alla sensibilità di Bertolaso”. E aggiunge: "La magistratura deve fare il suo mestiere e lo farà. Però per la politica c'è un altro problema: il G8 è un’emergenza? I mondiali di nuoto sono una emergenza? Se tutto diventa un’emergenza vengono meno i meccanismi normali di trasparenza. La risposta a queste domande è 'no'; dobbiamo tornare alla normalità, e questo è' un problema che riguarda la politica".
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