L'obiettivo è non far morire il polo industriale. Sul tavolo del Governo ci sarebbero una decina di proposte per rilevare gli stabilimenti Fiat. "Non capiamo cosa vogliano fare", dice un operaio a SKY TG24, "non possiamo fare altro che aspettare"
La Giunta di governo della Regione siciliana, presieduta da Raffaele Lombardo, ha confermato l'impegno assunto nel novembre scorso di investire circa 350 milioni di euro per le infrastrutture nel sito industriale di Termini Imerese e per "l'attivazione di misure che consentano sgravi sul costo del lavoro e l'accesso al credito d'imposta". La Giunta ha, inoltre, deliberato di vincolare l'area in cui insiste lo stabilimento Fiat all'attività industriale e, in particolare, alla produzione automobilistica.
"Abbiamo deciso – ha detto il Presidente Lombardo - di dire no all'insediamento della grande distribuzione commerciale. Ci auguriamo che la Fiat resti o che, in alternativa, non si rimangi l'impegno assunto a dicembre a Palazzo Chigi di consegnare le chiavi dello stabilimento". "Inoltreremo immediatamente - ha concluso Lombardo - il documento di Giunta al tavolo tecnico per la Fiat istituito al ministero dello Sviluppo economico".
Intanto gli operai sono in attesa, tra speranze e delusione: “Non riusciamo a capire cosa vogliono fare - dice una tuta blu dello stabilimento siciliano – non possiamo fare altro che aspettare”. Più articolata la risposta di un altro operaio più anziano: “E’ fondamentale che lo stabilimento rimanga qui, non tanto per chi ha una certa età, ma soprattutto per i giovani di questa zona”. Insomma tra incertezze e speranze a Termini Imerese migliaia di lavoratori attendono di sapere quale sarà il loro futuro. Se potranno rimanere nella loro terra o come i loro nonni e padri saranno costretti a immigrare.
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