Englaro: se Berlusconi avesse visto Eluana non direbbe così
PoliticaNell’anniversario della morte della ragazza il papà Beppino risponde al premier che si era detto addolorato per non averla potuta evitare: “Non ha capito di cosa stiamo parlando”. Fini: "Avrei preferito il silenzio". Guarda i video con tutte le reazioni
"Se il presidente del Consiglio, come era stata invitato, fosse venuto a vedere Eluana, forse non avrebbe scritto queste cose. Si sarebbe reso conto di come poteva spingersi la medicina, di quali situazioni può creare, situazioni che non esistono in natura e dove una persona è privata della coscienza personale". Così Beppino Englaro, papà di Eluana, durante la registrazione di "Otto e Mezzo", il programma de LA7, commenta la lettera che il Premier Berlusconi ha inviato alle suore Misericordine in occasione del primo anniversario della morte di Eluana Englaro. "Alla luce di quello che ha detto, il Premier non ha capito di cosa stiamo parlando - ha proseguito Beppino - il rispetto delle volontà fondamentali delle persone è quello che voleva Eluana. Se una persona vuole, nelle condizioni a cui era stata portata Eluana, essere lasciata morire, bisogna rispettare la sua scelta. Tutto lì. La morte fa parte della vita, lo ripeteva sempre mia figlia e a quella condizione che gli avevano creato e che aveva avuto modo di vedere nel suo amico Alessandro Eluana, avrebbe semplicemente detto un 'no grazie'".
Secondo Englaro inoltre "l'impostazione della legge sul fine vita in commissione alla Camera va del tutto rivista". Nel commentare le dichiarazioni del ministro Welfare Sacconi, il papà di Eluana afferma che "nell'imporre idratazione e alimentazione forzata, si è di fronte a un autoritarismo da Stato etico, perché non si rispettano i diritti fondamentali sanciti dalla Corte di cassazione". E prosegue: "E adesso parlo per me, non per Eluana: che non si sognino di tenermi in vita così". In seguito, Beppino Englaro dice di non temere che la legge venga approvata: "Non hanno i numeri per farlo, e devono fare i conti con un'opinione pubblica informata, che è la vera corte suprema".
"Eluana Englaro è morta per una sentenza, con la quale si stabiliva che le doveva essere tolta l'alimentazione artificiale". Lo ha sottolineato invece monsignor Rino Fisichella, presidente della Pontificia accademia per la vita, intervistato a SKY Tg24 Pomeriggio. "Oggi – ha aggiunto - gli scienziati ci dicono che anche negli stati vegetativi il cervello ha una possibilità di reazione e quindi c'è un'attività cerebrale. Per questo, non si può dire che si tratti di vite solo vegetative e ci deve essere ancora più rispetto per queste persone in condizioni di debolezza". Fisichella ha poi ricordato come "davanti ad un vuoto legislativo il Parlamento stia ora arrivando ad una legge. Posso solo augurarmi – ha detto - che ci possa essere una legge che non umili una posizione piuttosto che un'altra, ma che giunga ad una condivisione più larga possibile".
Nel giorno dell'anniversario della morte di Eluana Englaro Gianfranco Fini invece avrebbe preferito il silenzio. A chi ha avuto modo di parlargli, il presidente della Camera non ha nascosto la sua posizione: "Avrei sperato che tutti tacessero, che nell'anniversario della morte di Eluana non venisse strumentalizzata la vicenda...".
Il caso Englaro, la morte di Eluana, le reazioni:
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Secondo Englaro inoltre "l'impostazione della legge sul fine vita in commissione alla Camera va del tutto rivista". Nel commentare le dichiarazioni del ministro Welfare Sacconi, il papà di Eluana afferma che "nell'imporre idratazione e alimentazione forzata, si è di fronte a un autoritarismo da Stato etico, perché non si rispettano i diritti fondamentali sanciti dalla Corte di cassazione". E prosegue: "E adesso parlo per me, non per Eluana: che non si sognino di tenermi in vita così". In seguito, Beppino Englaro dice di non temere che la legge venga approvata: "Non hanno i numeri per farlo, e devono fare i conti con un'opinione pubblica informata, che è la vera corte suprema".
"Eluana Englaro è morta per una sentenza, con la quale si stabiliva che le doveva essere tolta l'alimentazione artificiale". Lo ha sottolineato invece monsignor Rino Fisichella, presidente della Pontificia accademia per la vita, intervistato a SKY Tg24 Pomeriggio. "Oggi – ha aggiunto - gli scienziati ci dicono che anche negli stati vegetativi il cervello ha una possibilità di reazione e quindi c'è un'attività cerebrale. Per questo, non si può dire che si tratti di vite solo vegetative e ci deve essere ancora più rispetto per queste persone in condizioni di debolezza". Fisichella ha poi ricordato come "davanti ad un vuoto legislativo il Parlamento stia ora arrivando ad una legge. Posso solo augurarmi – ha detto - che ci possa essere una legge che non umili una posizione piuttosto che un'altra, ma che giunga ad una condivisione più larga possibile".
Nel giorno dell'anniversario della morte di Eluana Englaro Gianfranco Fini invece avrebbe preferito il silenzio. A chi ha avuto modo di parlargli, il presidente della Camera non ha nascosto la sua posizione: "Avrei sperato che tutti tacessero, che nell'anniversario della morte di Eluana non venisse strumentalizzata la vicenda...".
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