Il ministro delle Pari Opportunità affiancherà il candidato governatore Stefano Caldoro nella campagna elettorale. E intanto il Pdl si lascia tentare dall'ipotesi di abbandonare l'Udc
Berlusconi ha chiesto a Mara Carfagna di guidare la lista del Pdl a Napoli in occasione delle prossime elezioni regionali. Il ministro delle Pari Opportunità avrebbe accettato e affiancherà dunque Stefano Caldoro nel corso della campagna elettorale. Un colpo d'immagine non da poco. Il coordinatore regionale del Popolo della libertà Nicola Cosentino ha accolto la notizia con entusiasmo "il ministro per le Pari Opportunità sarà il vero valore aggiunto di questa campagna elettorale. La sua esperienza e il suo carisma rappresentano il miglior viatico che il Pdl poteva offrire al suo elettorato."
Cosentino che intanto si lascia tentare dall'ipotesi di correre senza l'Udc. Già due giorni fa aveva invitato Casini a fare accordi nazionali perché la strategia dell'Udc, secondo Cosentino "disgusta il nostro elettorato e disorienta quello dell'Udc". Posizione oggi rilanciata da Francesco Pionati che sostiene "In Campania il centrodestra stravince da solo. L'Udc è superfluo sul piano dei numeri e dannoso su quello politico perché sarebbe un ostacolo al cambiamento di cui la Regione ha assoluto bisogno".
Dall'altra parte della barricata invece per ora si brancola nel buio, tanto che gli alleati del Partito Democratico iniziano a scalpitare. Antonio Di Pietro annuncia che presenterà al Pd una rosa di nomi di potenziali candidati, rosa tra cui spicca il nome di Raffaele Cantone, magistrato del'antimafia di Napoli che ha condotto la battaglia contro il clan dei Casalesi. Anche i socialisti di Nencini, di fronte allo stallo del Partito Democratico, minacciano di presentare un loro candidato autonomo.
A Roma intanto cercano di minimizzare. Per il leader del Pd Pier Luigi Bersani non esiste "nessun ritardo per la scelta dei candidati presidenti della Regione per il centrosinistra. Nei prossimi giorni questa vicenda si sbroglierà". "C'è un 'trip' in Italia - ha aggiunto - che non so da dove derivi. Se si va a vedere cosa è accaduto cinque anni fa sulle candidature ci si accorge che siamo in anticipo; i lavori in corso sono arrivati a buon punto". Intanto, però, il 28 marzo si avvicina.
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A Roma intanto cercano di minimizzare. Per il leader del Pd Pier Luigi Bersani non esiste "nessun ritardo per la scelta dei candidati presidenti della Regione per il centrosinistra. Nei prossimi giorni questa vicenda si sbroglierà". "C'è un 'trip' in Italia - ha aggiunto - che non so da dove derivi. Se si va a vedere cosa è accaduto cinque anni fa sulle candidature ci si accorge che siamo in anticipo; i lavori in corso sono arrivati a buon punto". Intanto, però, il 28 marzo si avvicina.
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