Al Senato la maggioranza va avanti con il processo breve. Ma le toghe e l'opposizione promettono battaglia aperta. Intanto è polemica su un provvedimento d'urgenza che bloccherebbe i processi a carico del premier
E' scontro sul processo breve, che la maggioranza sta portando avanti nonostante i duri attacchi delle toghe e la reazione della minoranza al Senato, che ha chiesto il ritorno del disegno di legge in commissione. Reazione che ha costretto il presidente Schifani a sospendere la seduta. L'ira del Pd è legata alle indiscrezioni su un provvedimento d'urgenza per bloccare i processi, che potrebbe essere presentato già oggi al Consiglio dei Ministri. Fra i processi che verrebbero sospesi con questa norma ci sono quelli in cui è coinvolto il presidente del Consiglio.
Anche se quest'ultima indiscrezione è stata smentita dal ministro per i rapporti con il Parlamento, Elio Vito: "Non c'è nessun decreto, anche perché la sentenza della Corte Costituzionale è immediatamente applicativa. Ieri se n'era parlato, ma solo in modo informale".
Guarda anche:
Bersani: sul processo breve ci metteremo di traverso
Processo breve: ecco come funziona
Processo breve, Csm: è incostituzionale ed è amnistia
Alfano: andare avanti con le riforme costituzionali
Anche se quest'ultima indiscrezione è stata smentita dal ministro per i rapporti con il Parlamento, Elio Vito: "Non c'è nessun decreto, anche perché la sentenza della Corte Costituzionale è immediatamente applicativa. Ieri se n'era parlato, ma solo in modo informale".
Guarda anche:
Bersani: sul processo breve ci metteremo di traverso
Processo breve: ecco come funziona
Processo breve, Csm: è incostituzionale ed è amnistia
Alfano: andare avanti con le riforme costituzionali