Le riforme costituzionali non riguarderanno soltanto la giustizia, ma anche la forma di Stato e di governo. Bersani: se questa è la linea della maggioranza a rischio il dialogo
La maggioranza intende "andare avanti con una grande riforma della giustizia", con "un testo di riforma costituzionale da sottoporre al dibattito in Parlamento". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, lasciando Palazzo Grazioli al termine del vertice di maggioranza con Silvio Berlusconi.
"Questo lavoro - ha aggiunto Alfano - avrà tempi rapidi, intanto andremo avanti con i progetti di legge già calendarizzati e all'ordine del giorno di Camera e Senato, cioè il processo in tempi certi per i cittadini che si trovano impelagati nelle maglie della giustizia, il cosiddetto processo breve e il legittimo impedimento che per noi nient'altro che il diritto a governare". Alfano ha sottolineato che "l'incontro è andato molto bene e abbiamo riscontrato la consueta coesione nella maggioranza e nella coalizione".
Le riforme costituzionali non riguarderanno soltanto la giustizia: "Avvieremo immediatamente incontri all'interno della coalizione di maggioranza per definire anche il testo base sulla riforme riguardanti le forme di Stato e di Governo". Lo ha detto il ministro della Giustizia Angelino Alfano al termine del vertice di maggioranza a palazzo Grazioli. Le riforme costituzionali della giustizia e quelle più amplie su Stato-governo e parlamento, dunque, seguiranno "due binari paralleli".
Il vertice di maggioranza ha dato il suo via libera alla presentazione dell'emendamento del senatore del Pdl Valentino per la modifica del provvedimento sul processo breve. Lo conferma il presidente della commissione Giustizia del Senato, Filippo Berselli. "Verrà presentato - ha detto Berselli lasciando palazzo Grazioli - l'emendamento Valentino che raccoglie in gran parte le proposte dell'opposizione".
"Sarebbe questa la prima mossa del 'partito dell'amore'? Andando avanti a testa bassa sui suoi provvedimenti il governo sa bene che mette a repentaglio una discussione di sistema sulle riforme istituzionali, ivi compreso il rapporto tra Parlamento e magistratura". Così il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, commenta l'esito del vertice di maggioranza sulla giustizia. "Non bastano i giochi di parole o le finte benevolenze verso l'opposizione - ha aggiunto Bersani - a nascondere la realtà dei fatti. La nostra disponibilità è quella dichiarata più volte: si sospendano i provvedimenti che governo e maggioranza hanno annunciato e si discuta subito dell'ammodernamento del nostro sistema".
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