Il presidente della Camera invita a seguire le indicazioni di Giorgio Napolitano. Necessario riformare il rapporto tra potere esecutivo e legislativo
"Non è il caso di aggiungere altro a ciò che ha detto, in modo ripetuto e meditato, il capo dello Stato. Sarebbe sufficiente che i suoi richiami fossero l'orientamento di tutte le forze politiche per compiere un significativo passo avanti". Gianfranco Fini parla così del clima politico di scontro che si è creato negli ultimi mesi. "Che il presidente della Repubblica abbia dovuto ripetere più volte il suo invito - sottolineato durante la cerimonia di auguri alla stampa parlamentare - è segno che si è superato il livello di guardia". Fini ritiene che "non sia corretto", soprattutto per il presidente della Camera, "attribuire responsabilità". Ma auspica, per un confronto in condizioni politiche diverse, a prendere gli inviti del presidente della Repubblica come "stella polare".
Tra le riforme urgenti da affrontare, per Gianfranco Fini, c'è quella del rapporto tra potere legislativo ed esecutivo. "E' necessario discutere nella nostra democrazia parlamentare del rapporto legislativo - esecutivo, con una gamma di possibili correzioni già dibattute in passato", ha sottolineato. E non si partirebbe da zero, ha sottolineato, visto che già esiste la bozza Violante. "Se c'è la volontà sappiamo da dove si può partire e cosa si può fare", ha spiegato.
Tra le riforme urgenti da affrontare, per Gianfranco Fini, c'è quella del rapporto tra potere legislativo ed esecutivo. "E' necessario discutere nella nostra democrazia parlamentare del rapporto legislativo - esecutivo, con una gamma di possibili correzioni già dibattute in passato", ha sottolineato. E non si partirebbe da zero, ha sottolineato, visto che già esiste la bozza Violante. "Se c'è la volontà sappiamo da dove si può partire e cosa si può fare", ha spiegato.