Caso Fini, il premier tra gelo e scherzi: "Vado a Panama"

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E' incandescente il dibattito politico sul fuori onda del presidente della Camera, che da parte sua non ha fatto alcun passo indietro. Il cavaliere tace e preferisce fare battute, mentre da Palazzo Chigi arriva la smentita di giudizi del premier

Dopo il fuorionda di Gianfranco Fini, definire alta la tensione nel Pdl è forse poco. Mentre si susseguono critiche più o meno violente sul "traditore" da parte della maggioranza, uomini vicini a Berlusconi fanno trapelare i commenti rabbiosi del cavaliere, che avrebbe addirittura detto: "Non voglio più vederlo" e imposto un ultimatum di sottomissione a tutti gli esponenti del partito. Ma si diffonde, al contempo, anche la presunta risposta di Fini: "Sono e resto il presidente della Camera". Una cosa, in ogni caso, è certa. Il cavaliere si mostra tranquillo e da Milano, dove è intervenuto all'apertura della IV conferenza internazionale Italia-America Latina, si lascia andare a gustose battute: "Devo fare presto, devo preparare la valigie perché parto per Panama ma mi mancheranno Annozero, L'Unità, La Repubblica e i pm. Però cercherò di sopravvivere ugualmente". Nel frattempo è giunta anche la smentita di Palazzo Chigi sulle voci attribuite a Berlusconi. Una nota della presidenza del Consiglio ha reso, infatti, noto che il premier non ha espresso alcun giudizio.

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