Processo breve, Ciampi: no a leggi ad personam

Politica
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Il disegno di legge sbarca in Senato, dove domani inizia la discussione in commissione giustizia. Il capogruppo dei senatori del Pdl Gasparri dice: "Mi auguro che il Senato si esprima entro l'anno"

Per la maggioranza resta la via maestra, da percorrere velocemente: il disegno di legge sul processo breve arriva domani sui banchi della Commissione giustizia e l'obiettivo è farlo uscire da Palazzo Madama per Natale. Nel dibattito però trova spazio anche la proposta lanciata da Pier Ferdinando Casini: per evitare di sfasciare la giustizia, spiega il leader dell'Udc, meglio puntare su una legge che blocchi i processi del presidente del Consiglio per legittimo impedimento, una sorta di mini-lodo insomma. Caute le valutazioni del Pdl, i vertici del partito potrebbero discuterne nella riunione di giovedì. Una chiara bocciatura arriva invece da Armando Spataro, procuratore aggiunto di Milano, che considera inutile pure il processo breve. Alla vigilia dell'inizio dei lavori in Senato, resta intatta la contrarietà dell'opposizione. E parole molto dure arrivano anche da Carlo Azeglio Ciampi. Sulle pagine del quotidiano La Repubblica l'ex presidente racconta la preoccupazione per il degrado dei valori e la manipolazione delle regole, dice basta con le leggi ad personam e ricorda: "Al Capo dello Stato spetta la promulgazione della legge. E se una legge non va, non si firma".

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