Pd, polemiche e tensioni per la leadership

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Si accende il dibattito nel Partito Democratico in vista delle primarie del 25 ottobre. Massimo D'Alema non risparmia critiche a Dario Franceschini accusandolo di mettere zizzania. A stretto giro la risposta: "Io non attacco"

Il maltempo flagella l'Italia ma dense nubi sembrano addensarsi anche sul Pd in vista delle primarie del 25 ottobre, che vedono schierati e contrapposti, con toni sempre più polemici, Dario Franceschini, Pierluigi Bersani e Ignazio Marino. A dare fuoco alle polveri ci ha pensato Massimo D'Alema, grande elettore di Bersani: "Lo scontro con Franceschini non m'interessa. Ma è curioso che un  segretario di partito per andare sui giornali abbia bisogno di attaccare me. Forse questa é una delle ragioni per cui é meglio cambiare segretario e scegliere Bersani, uno che si occupa dei problemi degli italiani invece di seminare zizzania".  Ma pronta la risposta di Franceschini: "D'Alema è fantastico. Dice che se verrò eletto io, gli iscritti se ne andranno dal Pd. Io rispondo che non é vero e lui dice che l'attacco".
Ignazio Marino, invece, allo sprint finale è solo contro tutti. Ha fortemente ironizzato sulle mosse del segretario in carica, sostenendo che "le nostre mozioni sono ancora diverse, sebbene Franceschini ultimamente abbia fatto uno straordinariio lavoro di plagio".

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