Lodo Mondadori, Berlusconi: "Vado avanti"

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E' bufera sulla sentenza del Tribunale civile di Milano, che indica il cavaliere come corresponsabile di corruzione. Un'eneromità giuridica secondo il premier. E la maggioranza parla esplicitamente di disegno eversivo

Incalzato da una sentenza che lo indica come corresponsabile di corruzione, Silvio Berlusconi ha avvertito tutti gli oppositori che il governo andrà avanti cinque anni e che nulla potrà tradire il mandato che gli italiani gli hanno conferito. La sentenza del lodo Mondadori è per il premier "un'enormità giuridica". Le accuse che arrivano da Milano hanno messo in agitazione la maggioranza, che parla esplicitamente di un "disegno eversivo per sovvertire la volontà democratica". Da Gianfranco Fini parole che sembrano un avvertimento: "L'unica maggioranza legittimata è quella decisa dal voto popolare", mentre sulla possibilità d'un ritorno alle urne resta scettico Umberto Bossi, il quale, in ogni caso, ha detto che "noi siamo pronti a vincerle ancora". Cauta sull'ipotesi elezioni anche l'opposizione, che non rinuncia a puntare il dito contro una maggioranza che considera il premier al di sopra delle leggi. Chi invoca le urne è, invece, Antonio Di Pietro: "Ancora di più ora che la sentenza del lodo Mondadori prova che Berlusconi è un criminale".

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