"E' un reato non mandare in carcere i clandestini nonostante le norme del governo lo prevedano", dice il ministro dell'Interno che dalla festa del Pdl a Milano ha attaccato le toghe
Dalla festa della Libertà di Milano Roberto Maroni attacca i giudici accusandoli di non decidere per il carcere a carico degli immigrati clandestini, nonostante la legge varata dal governo lo preveda. "Le norme sulla clandestinità sono chiare, le capisce anche un bambino di sei anni. Non possiamo accettare che i magistrati la interpretino in un modo o in un altro" ha aggiunto il ministro dell'Interno, intervenuto alla festa del Pdl a Milano. Maroni invita il Csm ad intervenire, "oppure devono farlo altri giudici: non applicare la legge è un reato".