Il leader del Carroccio torna all'attacco contro la proposta del presidente della Camera di concedere il voto agli immigrati. E sulla vicenda delle escort dice: "E' una ritorsione della mafia contro il governo"
Bossi dice di non essere preoccupato per le tensioni interne al Pdl ed è convinto che Berlusconi e Fini risolveranno tutto. Tuttavia non rinuncia a lanciare all'indirizzo del presidente della Camera l'ennesimo attacco. Il nodo è sempre quello: il voto agli immigrati. "Ognuno, dice il Senatur, è libero di suicardi come vuole". E se al presidente della Camera gli immigrati stanno tanto a cuore, continua secco, "Fini se li porti a casa sua". Quanto al caso escort, il leader della Lega ripropone la sua tesi: "Una ritorsione della mafia contro un governo che combatte la criminalità organizzata".