Il presidente del Consiglio si è autoincoronato al termine del vertice italo-spagnolo con Zapatero, poi è passato all'attacco sulle escort: "Non esiste alcun giro di prostituzione, erano amiche di Tarantini. Non ho mai pagato per una prestazione sessuale"
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"Nessun giro di prostituzione", "le ragazze erano amiche di Tarantini", "non ho mai pagato per una prestazione sessuale". E' stato un Silvio Berlusconi all'attacco quello che ha chiuso alla Maddalena il vertice italo-spagnolo con Zapatero. Il premier si è autoincoronato "il miglior presidente del Consiglio che l'Italia ha avuto in 150 anni di storia", è tornato sulla vicenda delle veline candidate alle ultime Europee ("E' un'assoluta menzogna, una calunnia), poi è passato alle feste a Palazzo Grazioli e alla frequentazione con le escort: "Non esiste alcun giro di prostituzione", ha puntualizzato. Quindi l'inchiesta di Bari e la frequentazione di escort: il Cavaliere ha precisato che "Tarantini era venuto ad alcune cene accompagnato da belle donne. Erano ragazze che questo signore portava come amiche sue, come sue conoscenti". Berlusconi ha fatto riferimento ad una di loro, riferimento che è parso essere a Patrizia D'Addario, anche se il premier non l'ha mai citata: "Una di queste persone - ha detto - ha attentato a me e risponderà davanti ai giudici italiani. Basti dire che la somma delle pene previste nel loro massimo dai 4 reati che questa persona ha commesso arriva a 18 anni di detenzione. Non ho ancora però deciso se dare il via a queste cause". "Non ho mai pagato un euro per una prestazione sessuale", ha ancora puntualizzato il premier. "La gioia e la soddisfazione più bella sono la conquista. Se tu paghi una donna, che soddisfazione può esserci?". Berlusconi ha inoltre ricordato come abbia deciso di procedere legalmente contro alcuni quotidiani: "Dopo 4 mesi ho deciso di dare vita a cause per porre fine ad un andazzo di questo genere con il quale si va verso l'assoluta disinformazione". Quanto ai rapporti col Vaticano il Cavaliere ha assicurato che "non c'è nessuno scontro con la Chiesa cattolica". Quindi ha puntato il dito contro El Pais: "Potrei aggiungere anche tante cose che lei scrive sul suo quotidiano, ma le evito. Credo, però che qualche volta, per mantenere la propria visibilità bisognerebbe davvero aprire gli occhi e non essere faziosi e guardare alla realtà. Il calo di credibilità significa caduta di copie, caduta di lettori, caduta di pubblicità. Di questo passo si va al fallimento. Credo che Il Pais ne sappia qualcosa...". "Io dico che credo sinceramente di essere il gran lunga il miglior presidente del Consiglio che l'Italia ha avuto nei 150 anni della sua storia. Lo dico sulla base di ciò che ho fatto e che faccio. Gli italiani lo conoscono bene e per questo motivo penso che mi attribuiscono il 68,4% di fiducia e ammirazione". Così il premier ha concluso il suo intervento in risposta al giornalista spagnolo.
Le ragazze: Tarantini mente
Sul Corriere della Sera i verbali dell'inchiesta di Bari
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