Le critiche, lanciate dal cavaliere da Danzica, hanno provocato la reazione del presidente della Commissione europea: "L'ufficio dei portavoce ha tutta la mia fiducia". Ma il ministro degli Esteri: "E' giusto che parlino i politici"
Dopo 48 ore dalle dichiarazioni di Silvio Berlusconi che aveva chiesto il silenzio dei commissari europei e dei loro portavoce, pena l'ostruzionismo italiano in sede di consiglio, Josè Manuel Barroso ha replicato col dirsi fiero dell'ufficio dei portavoce e intransigente nella difesa delle prerogative della Commissione europea. Dall'Italia le reazioni non si sono fatte attendere. Dario Franceschini ha invitato il cavaliere a darsi "una calmata perché di mezzo c'è la credibilità e l'autorevolezza del nostro Paese, non solo la sua". Divergente posizione quella del ministro degli Esteri Franco Frattini: "Se la Commissione Europea è un organo politico, è giusto che parlino i politici, non i portavoce".